Molte persone colpite da questo enorme Terremoto hanno deciso di non abbandonare la propria terra e stanno dormendo in macchina oppure dentro i camper; tutto questo per non abbandonare il proprio lavoro e la propria abitazione. Questo esercito di sfollati non ha nemmeno fatto richiesta per un'alloggio provvisorio e non ha chiesto nessun aiuto alle istituzioni. Basti pensare che 10mila sono gli sfollati per il terremoto provenienti dalle marche che hanno deciso di rimanere nel proprio paese; in umbria, a Cascia la piazza locale si è trasformata in un enorme parcheggio di camper ed auto.

Il bilancio di questo terribile sisma

Intanto sta emergendo un dato abbastanza sconcertante: sono comparse 200 zone rosse fra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che si aggiungo alle precedenti zone già a rischio sismico. Ci sono paesi ormai abbandonati che rischiano di scomparire come Ussita e Accumoli; poche infatti sono le persone che hanno deciso di rimanere nel posto dove hanno vissuto per una vita intera. Il bilancio degli sfollati intanto continua a salire: ben 26mila, che sono stati immediatamente assistiti e affidati alla Protezione Civile. Molte persone hanno deciso, viste anche le recenti scosse, di far richiesta dei container promessi qualche giorno fa dal premier Matteo Renzi. I presidenti delle regioni Marche e Umbria, Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini, hanno perciò chiesto ai sindaci dei comuni interessati dal sisma di indicare nel più breve tempo possibile le zone dove poter istallare i container almeno entro Natale.

Resta il fatto che Marche e Umbria si trovano in una situazione veramente complessa e la terra non smette di tremare. Nel piccolo paese di San Severino gli sfollati sono circa 5.590, di cui solo 540 hanno deciso di chiedere una sistemazione di fortuna alla Protezione Civile, 50 hanno invece deciso di raggiungere alcuni alberghi della costa, mentre i restanti 5.000 hanno deciso di dormire in auto.

Questo è solo uno dei tanti paesi coinvolti dal terremoto, dove molte persone hanno deciso di dormire nelle proprie autovetture. Sono comunque iniziate le verifiche da parte dei tecnici sull'agibilità delle abitazioni, nonostante l'enorme difficoltà per le recenti scosse che non vogliono cessare. Nelle Marche sono 108 i comuni che hanno gravi danni, 200 le zone rosse interdette. Infine, in Umbria sono 20 i comuni gravemente danneggiati, inoltre sono chiusi i centri storici di Norcia, Cascia e Preci.Terremoto allarme del sismologo Giuliani Terremoto ricostruzione in 3D