Ludvik Dolezal, senzatetto 60enne ribattezzato 'uomo più sporco d'Europa' è morto in una fattoria abbandonata, dove viveva da tempo. L'uomo soffriva di una malattia psicologica che lo portava a bruciare ogni cosa; poi cospargeva le ceneri sul suo corpo. Dolezal era balzato tempo fa agli onori delle cronache per la sua strana abitudine: gettare cenere su tutte le parti del corpo.
Disturbo psichico per l'uomo più sporco d'Europa
E' morto in solitudine Ludvik Dolezal, in quella casa colonica di Skrivany, nella Repubblica Ceca. I vigili del fuoco erano spesso intervenuti per domare gli incendi causati dalla strana abitudine di Ludvik.
Nessuno, neanche il 60enne, fortunatamente, è mai rimasto ferito dalle fiamme. La tendenza di Dolezal era di dare fuoco a tutto, anche ai soldi. Per questo motivo il governo Ceco non gli corrispondeva denaro, ma solo il necessario per sopravvivere. La gente del villaggio ha capito che qualcosa era accaduto quando Ludvik non si era presentato in un negozio per ritirare la sua razione quotidiana di cibo.
Autopsia sul corpo dell'uomo più sporco d'Europa
E' stato il sindaco a chiedere agli operatori sanitari di recarsi nella casa colonica dove viveva il 60enne. Costui è stato trovato esanime, per terra. Il suo corpo, come sempre, era pieno di cenere. Lenka Buryskova, portavoce della Polizia, ha affermato che il cadavere del 60enne verrà sottoposto all'autopsia per scoprire le cause del decesso.
La Buryskova ha precisato che nella casa colonica fatiscente non vi era nulla di sospetto.
Qualche anno fa Dolezal aveva detto che i suoi genitori erano morti. Il 60enne aveva anche perso i contatti con i suoi otto fratelli. Dolezal, comunque, era un senzatetto per scelta. A un certo punto, a causa del suo disturbo psichico che lo portava a bruciare ogni cosa che aveva tra le mani, lasciò il suo lavoro e la sua vita normale. Le persone del villaggio sapevano delle sue manie e, ogni giorno, gli portavano oggetti da bruciare che non usavano più, come le gomme delle auto.