La mamma di Fabrizia e suo fratello Gerardo sono a Berlino da ieri, quando in tarda mattinata hanno raggiunto il luogo dell'ultima follia di questo terrorismo assassino che sta insanguinando il mondo. Formalmente Fabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana che si era recata al mercatino di Berlino in cerca degli ultimi regalini, è ancora nell'elenco dei dispersi e la speranza di tutti è che possa in qualche modo essere ancora in vita, ma lucidamente il papà ha dichiarato che oramai neanche più lui ha il coraggio di illudersi. Il corpo straziato, impossibile da identificare che giace all'obitorio berlinese dovrà essere sottoposto ad autopsia per potergli dare un nome.

Il papà Gaetano, impiegato alle poste di Sulmona, ha quasi perso le speranze quando questa notte ha saputo da suo figlio Gerardo che tra i corpi straziati degli innocenti trucidati dalla folle corsa del TIR erano stati rinvenuti il cellulare di sua figlia e il suo abbonamento della metro. La mamma Giovanna ed il fratello Gerardo rimangono a Berlino ad attendere il verdetto dell'esame del Dna, aiutati e sostenuti in ogni modo dalla nostra Ambasciata, che si sta prodigando in ogni modo, come di enorme aiuto sono stati a Sulmona i Carabinieri, vicini alla famiglia sin dai primi istanti.

Nella strage sono stati coinvolti anche altri due italiani che per fortuna hanno riportato solamente ferite lievi.

Fabrizia Di Lorenzo un'italiana cittadina europea

Fabrizia Di Lorenzo è la giovane italiana di 31 anni che era al mercatino della strage di Berlino ed è ancora dispersa, una giovane che ha scelto di emigrare, lasciando l'immobilismo italiano per cercare fortuna all'estero, in quell'Europa a cui credeva fortemente. Presente sui social come quasi tutti i suoi coetanei, la si trova su Twitter come @Bizia col nome di "Fraulen F".

Su Twitter si possono leggere alcuni suoi pensieri come quello rivolto a Matteo Renzi subito dopo la delusione per l'esito del referendum che poteva cambiare finalmente l'Italia, in cui ha messo uno spezzone di film dove un professore invita il suo allievo a lasciare l'Italia.

All'ex presidente del consiglio aveva rivolto anche una frase "Qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri: @matteorenzi, peccato presidente!"

Laureata alla Sapienza a Roma e successivamente anche a Bologna, parlava tedesco, inglese, francese ed italiano e credeva fortemente nelle chances che l'emigrazione poteva offrire ed era sostenitrice dell'integrazione e, sapendo di essere straniera in terra straniera, scriveva "voglio essere parte della soluzione e non del problema". Attendiamo tutti insieme a mamma Giovanna l'esito degli esami del Dna, appesi disperatamente al tenue filo di speranza che ancora rimane.