Lo scorso 12 dicembre a Prato un'auto impazzita travolge un bambino di 4 anni. Il piccolo era con la madre quando l'automobile lo ha investito. Il conducente però non si è fermato come avrebbe dovuto fare, continuando la sua folle corsa senza prestare soccorso.

La dinamica e le prime indagini

Il luogo dell'incidente è stato via Bologna, presso Coiano. Il bambino, di appena dieci anni, stava attraversando la strada con la madre quando l'auto è arrivata a gran velocità e lo ha scaraventato a metri di distanza dall'impatto. Portato tempestivamente all'ospedale Santo Stefano di Prato, il bimbo è stato in seguito trasferito all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

A causa del violentissimo impatto, ha riportato due importanti fratture, ma non è in pericolo di vita. La madre ne è uscita illesa, ma comprensibilmente in stato di shock.

Ed è stata proprio lei a fornire subito una descrizione della vettura che ha investito il piccolo. Subito sono cominciate le ricerche delle forze dell'ordine, anche attraverso il prezioso aiuto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della strada. Si è scatenata così un'autentica caccia al pirata della strada e a tutti gli elementi possibili per risalire all'identità del criminale, anche con l'aiuto delle pattuglie dell'Ufficio Sinistri.

Si sapeva soltanto che l'auto fosse una BMW 320 Turing, nient'altro. La madre del bambino non ha saputo fornire altri particolari utili agli inquirenti.

Secondo la prima ricostruzione, l’auto avrebbe continuato la marcia dopo l’impatto omettendo il doveroso soccorso: la donna ed il bambino, presi alla sprovvista, non hanno avuto il tempo di scansarla, in quanto l'auto in questione avrebbe superato una serie di veicoli in fila viaggiando a tutta velocità lungo la corsia dedicata agli autobus.

L'epilogo

Quattro giorni fa è stata trovata e sequestrata l'auto incriminata, dopo giorni di ricerche e perlustrazioni della zona, e il conducente, di origine Albanese, è stato denunciato per omissione di soccorso e fuga e per lesioni stradali. Inoltre, gli è stata immediatamente ritirata la patente ed è stato deferito all’autorità giudiziaria.

“Agli agenti che hanno lavorato alacremente per arrivare a questo risultato va il mio personale ringraziamento per la professionalità e la tenacia con le quali hanno condotto le indagini” dichiara, in una nota ufficiale, il sindaco della città Matteo Biffoni.