Ha deciso di voltare pagina dopo aver conquistato la ribalta per alcuni sue estroverse esibizioni. Negli ultimi mesi Sara Tommasi si è impegnata nel sociale, nell'azienda di famiglia e nel calcio. In più di una circostanza la show girl ha manifestato l'intenzione di impegnarsi nello sport che ama di più. Tanti progetti in cantiere per una Sara Tommasi sempre più determinata a cancellare le amarezze del passato. Nonostante ciò in molti continuano a perseguitare l'avvenente starlette e non solo sui social network. La show girl è stata costretta a spegnere il telefono cellulare durante le vacanze natalizie.
Sara Tommasi è stata letteralmente tempestata di telefonate. Nella maggior parte dei casi si è trattato di squilli anonimi mentre in altre circostanza l'interlocutore ha rivelato di aver avuto il numero da un misterioso amico.
Un nuovo caso dopo le denunce di Leotta e Buccino
Sara Tommasi ha immediatamente denunciato l'accaduto alla forze dell'ordine. Secondo la starlette qualcuno ha diffuso artatamente il suo numero. Sara ha notato anche un'attività anomala su Whatsapp. La starlette teme che i 'pirati informatici' siano riusciti a violare il suo cellulare una volta recuperato il numero di telefono. La trentacinquenne umbra teme che qualcuno possa aver recuperato alcuni dati sensibili. Inoltre la Tommasi teme che i malfattori siano riusciti ad entrare in possesso di alcune foto personali e che siano pronti a diffonderle in rete come accaduto per Diletta Leotta e Maria Teresa Buccino.
'Tutti hanno diritto ad una seconda opportunità'
La show girl per evitare ulteriori problematiche ha deciso di cambiare numero di telefono. Sara Tommasi ha espresso il suo rammarico per i continui tentativi da parte di soggetti sconosciuti di invadere la sua privacy. La starlette ha sottolineato che gli errori si fanno ma tutti hanno diritto ad una seconda possibilità.
Inoltre la Tommasi ha evidenziato quanto sia spiacevole sapere che qualcuno può violare la sua intimità e disporre a suo piacimento del contenuto del telefono cellulare. Ora la trentacinquenne confida nell'intervento della polizia postale per evitare che venga diffuso in rete materiale strettamente personale.