Frosinone, 7 dicembreMaxi blitz antidroga effettuato dalla Polizia di Stato in concomitanza con i Carabinieri di Frosinone che hanno eseguito una decina di misure cautelari e più di 50 arresti nei confronti di una maxi organizzazione criminale. L’operazione è stata denominata “Fireworks” e prende il nome dal gesto abitudinario, usato dell’organizzazione che tramite questo "segnale", dava inizio allo spaccio di sostanze stupefacenti attraverso l’uso di fuochi d'artificio che servivano per segnalare la disponibilità della droga agli acquirenti.

Le accurate indagini eseguite dalle Forze dell’Ordine di Frosinone hanno permesso di smantellare una maxi organizzazione che aveva costituito la sua base operativa all'interno di un complesso di edilizia residenziale pubblica, chiamato dai residenti del luogo “il Casermone”. I nuclei familiari residenti in zona, costretti a mantenere il silenzio e fare i conti contro le “necessità ed esigenze” del traffico di droga erano circa 150.

Tutti i dettagli sul supermarket della droga

L’associazione criminale, aveva creato un "negozio" all’interno di una delle scale che permetteva l’accesso ai piani alti del fabbricato, con tanto di portone blindato posto all’ingresso. L’accesso al supermarket della droga era vietato a tutti coloro che erano considerati “non addetti” all'acquisto di droga ed a vietarlo vi erano due uomini chiamati in gergo "Pali" sempre pronti a dare l’allarme nel caso in cui si avvicinasse alla zona una pattuglia di Polizia o Carabinieri.

Secondo le indagini e le intercettazioni, le sentinelle davano l’allarme utilizzando frasi depistanti come “Carmela” e “Nerone”, per segnalare l’arrivo dei Carabinieri o della Polizia. All’interno dell’organizzazione, ogni uomo aveva un compito diverso: alcuni dovevano accogliere i clienti e indirizzarli verso il "Supermercato", chiamato da tutti “finestrella”, dato che lo scambio tra la droga ed i soldi avveniva tramite una finestra, altri invece dovevano custodire le sostanza stupefacente e preparare le dosi, pesate e confezionate, pronte per lao spaccio. Il supermarket della droga era aperto giorno e notte, tutti i giorni, e fruttava sul mercato circa 40 mila euro al giorno.