Brescia - A dare l'allarme sono stati i vicini di casa di Palazzo Vittoria, che verso le 7 di questa mattina hanno trovato il cadavere decapitato di una donna nella tromba delle scale. La testa si trovava vicino al corpo. Sul posto, sono intervenuti il medico legale, la polizia di Brescia e il magistrato Carlo Nocerino.
Suicidio o omicidio?
Gli inquirenti stanno investigando circa la modalità dell'accaduto. Molto probabilmente la donna è precipitata dal decimo piano intorno alle 4 del mattino. La decapitazione potrebbe essere stata causata da un urto contro la ringhiera delle scale.
Gli agenti della squadra mobile ipotizzano che si tratti di suicidio (ipotesi avvalorata dal ritrovamento di una lettera) anche se l'ipotesi dell'omicidio non è da escludere. Per risolvere il giallo, il medico legale sta analizzando la ferita provocata dal distaccamento della testa e gli inquirenti stanno ricostruendo il quadro della vittima.
Chi era la vittima
Gli inquirenti stanno raccogliendo tutte le informazioni necessarie per ricostruire il profilo della vittima. La donna non viveva in quel palazzo. La 56enne viveva con la madre anziana a Ome. Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe entrata in questo palazzo per trovare riparo dal freddo. Secondo alcune indiscrezioni, la donna viveva in una difficile condizione famigliare.
Gli inquirenti hanno cercato qualche indizio nella borsa della donna.
L'unico indizio trovato è una lettera scritta a mano dalla vittima. Secondo quanto scritto nella lettera, la donna annunciava al fratello e alla madre la volontà di volersi suicidare. Secondo gli inquirenti questo potrebbe essere l'indizio determinante per chiudere il caso.
Suicidi in Italia
Secondo i dati dell'Istat, sono circa 4 mila i suicidi registrati ogni anno in Italia. Per la maggior parte sono persone adulte che decidono di togliersi la vita soprattutto per motivi legati al lavoro (disoccupazione, fallimento etc.) L'innalzamento del numero dei sucidi è infatti iniziato nel 2007, con l'esplosione della crisi economica.