Questa volta vi raccontiamo delle storie non proprio belle e divertenti, ma molto difficili e crude. Arrivano dal mondo carcerario, e più precisamente dalla provincia di Cagliari, in Sardegna.
Teatro delle storie il penitenziario di Uta
La bambina 14 mesi si trova in carcere con la mamma, dopo aver subito un'operazione complicata, pare non stia ricevendo le cure di cui necessita a causa della condizione della propria madre.
All'interno di questo carcere però, pare che questa non sia l'unica situazione, per così dire spiacevole. C'è anche un uomo di 45 anni, sieropositivo e affetto da tante altre complicanze pericolose.
Il detenuto infatti pare sia affetto anche da epatite Hcv cronica, flebopatia con presenza diculcere neglicarti inferiori. Inoltre l'avanzare di uno stato importante di osteoporosi, lo ha costretto a potersi muovere solo tramite l'utilizzo di una carrozzina.
Il presidente dell'associazione denominata Socialismo Diritti Riforme, Maria Grazia Calligaris, ha denunciato questa grave situazione. Secondo la donna infatti, questo stato di salute assai precario, non è più compatibile con quella che è la vita carceraria. Inoltre, sempre secondo la presidente, il detenuto ha una situazione familiare molto particolare e penalizzante: la mamma, a causa di una condizione di salute precaria, non è in grado di deambulare e quindi, di poter andare a trovare il proprio figlio.
Questo rende il figlio triste e spesso in una situazione di depressione.
Secondo la Calligaris, il 45enne non è in grado di poter vivere in una cella, a causa di queste condizioni di salute che, non lo rendono autosufficiente. Spesso l'uomo necessita dell'intervento dei medici, degli infermieri e anche di altro personale medico.
Due storie particolari ed avvolte da un velo di tristezza, che vengono portate alla ribalta da un'associazione importante.
Il mondo della cronaca carceraria mette in evidenza, ancora una volta delle crepe profonde, che per essere risolte o perlomeno alleviate, hanno necessità di tante sensibilità. Il penitenziario è certamente un mondo difficile, ma sarebbe corretto renderlo un luogo sempre migliore.