Il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl per l’adesione dell’Italia alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive, il cosiddetto match fixing, su proposta di Angelino Alfano, ministro degli Affari esteri, e Luca Lotti , ministro dello Sport. Il Cdm si è riunito nella mattinata di ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Paolo Gentiloni. L'apertura del trattato risale al 18 settembre 2014, a Magglingen. In maniera specifica, la Convenzione esorta tutti i governi all'adozione di misure, anche di carattere legislativo, per prevenire eventuali conflitti d'interesse, fra operatori del mondo delle scommesse sportive e organizzatori, e incoraggiare le Autorità di controllo delle stesse scommesse a lottare contro le frodi, ponendo limiti o sospensioni sull'effettuazione delle cosiddette "puntate".

Lotta alle scommesse illegali

La convenzione sprona i governi ad adottare anche misure di lotta alle scommesse illegali, consentendo la chiusura o la limitazione di accesso agli operatori coinvolti, nonché il blocco immediato dei flussi finanziari fra gli stessi operatori in questione e i consumatori. Alle organizzazioni sportive e agli organizzatori delle competizioni, quindi, la richiesta di adottare e implementare regole più ferme e rigide per combattere in modo concreto la corruzione, sanzioni e misure disciplinari e dissuasive che risultino decisamente appropriate in caso di violazioni, infine principi di buona governance. In attuazione di quanto previsto dalla convenzione - che prevede precise e imprescindibili garanzie per informatori e testimoni - il Ddl identifica l'Autorità nazionale per la regolamentazione delle scommesse nell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Introdotta una disposizione relativa alla confisca dei beni che costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo del reato. Sanzionata la responsabilità da reato della persona giuridica a vantaggio della quale ha agito il reo.

Parla il ministro dello Sport

"Tre giorni fa, presentando le linee programmatiche del Ministero dello Sport ho preso vari impegni", spiega il ministro Lotti su un noto social network, direttamente dalla propria pagina.

Fra gli impegni a cui fa riferimento c'è il Ddl appena approvato. Si prevede una serrata attività di prevenzione dei conflitti d'interesse, un tema che merita approfondimenti. "Sosterremo la lotta delle autorità di controllo contro le frodi e contro ogni forma di illegalità - annuncia Lotti - anche sospendendo la possibilità di fare scommesse, se fosse necessario.

Anche consentendo di bloccare i flussi finanziari tra gli operatori scorretti e i consumatori". Oggi emerge l'opportunità di strumenti chiari, efficaci e tempestivi per garantire in ogni momento "la correttezza e l’integrità degli interessi che ruotano intorno al mondo sportivo". Del resto, evidenzia il ministro, "il rispetto delle regole è il senso primo dello sport". E conclude così: "È nostro dovere fare in modo che non si deroghi mai a questo principi".