Gli attentati di Berlino e Istanbul hanno riproposto “un quadro della minaccia terroristica che non solo non è cessata, ma si è rilanciata". Così il ministro dell'Interno, Marco Minniti, all'ultimo "question time" alla Camera dei deputati. Minniti si è soffermato anche sui servizi di sicurezza, mirati, avviati negli scali portuali della costa adriatica e in diverse località, "con verifiche approfondite" riguardanti soprattutto i passeggeri. Obiettivo primario "impedire l'ingresso di soggetti pericolosi nell'area Schengen". Attività significative pure sul fronte del rafforzamento dei rapporti con l'intelligence e la polizia di altri Paesi, punto imprescindibile anche per conoscere e comprendere meglio le cosiddette dinamiche migratorie riguardanti proprio i nostri confini nazionali.

Punti strategici da monitorare, dunque, le frontiere aeree, marittime e terrestri.

Verifiche e attività di controllo

Minniti ha sottolineato che, negli ultimi due anni, sono state effettuate verifiche sui passeggeri di quattrocentocinquanta navi. Controllate complessivamente ventiseimila persone. Gli arresti sono stati circa trecento, in prevalenza per reati comuni, mentre sono stati oltre centosessanta i casi di persone espulse o respinte, perché prive di requisiti d'ingresso nel territorio. Per quanto riguarda le attività di controllo effettuate dagli uffici di polizia di frontiera aerea e marittima di Bari e Brindisi, nel 2016 sono stati portati a termine oltre quattro mila respingimenti, su un totale di poco più di diecimila, quasi il cinquanta per cento.

Assicurata massima attenzione sui movimenti politici estremistici non solo sul piano della prevenzione, anche su quello della repressione d'iniziative potenzialmente in grado di degenerare in atti illeciti.

Proseguirà l'accoglienza verso chi fugge da persecuzioni e guerre

In tema di contrasto all'immigrazione clandestina, il Governo ha la necessità di promuovere politiche con due aspetti in primo piano: da una parte la severità verso coloro che non hanno alcun titolo per soggiornare dalle nostre parti e l'integrazione in favore di quanti si trovano regolarmente in Italia.

"Severità e integrazione saranno le nostre linee guida”, ha detto Minniti, aggiungendo: "Non s'intendono naturalmente innalzare muri, siamo un Paese che ha salvato vite umane e continuerà a farlo". In conclusione, si proseguirà con l'accoglienza nei confronti di coloro che in preda alla disperazione fuggono ogni giorno da violente persecuzioni e terribili guerre, sostanzialmente con chi ne ha pieno diritto, ma si agirà con altrettanta determinazione sul complesso fenomeno dell'immigrazione irregolare.

Saranno rafforzate le politiche di rimpatrio, nell'ambito di un percorso che non può non far riferimento ad attività di carattere internazionale. Si sta lavorando a un sistema di centri per i rimpatri, imperniato su una rete di strutture di piccole dimensioni, con una capienza non superiore a milleseicento posti, da distribuire su tutto il territorio nazionale.