Donald Trump in campagna elettorale ha più volte ribadito il concetto di voler "rimodulare" gli accordi su cui si regge l'alleanza atlantica, meglio conosciuta come NATO. E anche in questi suoi primi giorni da presidente degli Stati Uniti è tornato sulla questione "spaventando" specie gli alleati europei.

Certamente va detto che forse gli stati europei si sono sempre troppo "cullati" negli anni passati del "paracadute" economico messo in dote dagli Stati Uniti nel reggere appunto tutto il grande carrozzone della Nato. Se infatti andiamo ad analizzare per filo e per segno tutti costi dell'alleanza atlantica balza agli occhi una divisione delle spese spropositata tra Stati Uniti e gli altri stati europei (e forse si comprende maggiormente il perché della politica di Donald Trump su questa questione).

Prendiamo in esame ad esempio gli ultimi dati disponibili, ossia del 2015 visto che quelli del 2016 ancora devono essere diffusi (fonte sole24ore): nel 2015 gli alleati europei nella Nato (tutti gli stati facenti parte dell'alleanza atlantica senza nessuno escluso) hanno speso per le rispettive difese circa 253 miliardi di dollari contro gli oltre 618 miliardi spesi solamente dagli Stati Uniti. Per rispettare l’accordo che prevede una spesa minima pari al 2% del Pil nelle spese militari inerenti le politiche di difesa i Paesi europei dovrebbero per lo meno aumentare di 100 miliardi il loro budget militare annuale. Così stando le cose il contributo attuale degli europei della NATO si ferma infatti all’1,43% del Pil, ben lontano dal 2%.

L'Italia ad esempio nel 2015 in spese militari ha speso circa 17,536 miliardi di dollari.

Si comprende dunque da questi dati il perché dell'avviso "politico" di Trump e delle rispettive paure degli stati europei: Trump vuole un maggior impegno economico e la cosa non sembra essere "gradita" agli europei perché appunto dovrebbero sborsare molto ma molto di più per far continuare a funzionare la NATO e "godere" dei servigi militari.

E che sulla NATO gli americani siano dalla parte del loro nuovo presidente lo si evince anche da un sondaggio realizzato da Ifop per Sputnik (analisi realizzata dal 22 al 26 ottobre 2016 su un campione di 7043 intervistati di età superiore ai 18 anni provenienti da Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti).

Europei e americani sulla questione NATO infatti la pensano totalmente in maniera diversa: vogliono una NATO così com'è ad esempio polacchi (65%), gli italiani (65%) e i tedeschi (63%). Seguono gli spagnoli (56%), i britannici (54%) e i francesi (53%). Solo il 31% degli americani crede invece che gli USA debbano mantenere quest'alleanza militare con gli europei (a questi costi).