La mattina del 25 gennaio àè stata dura già dall’inizio per gli uomini impegnati nell’attività antiterrorismo svolta dai militari di Siniscola. La compagnia ha effettuato controlli a tappeto per tutto il territorio nuorese mirati a trovare e identificare cittadini stranieri presenti irregolarmente nel territorio, per poter in seguito avviare, nel caso si presentino i presupposti per farlo, eventuali pratiche per il rimpatrio.
Caccia aperta
La preoccupazione nasce nel momento in cui la presenza eccede oltre il limite del gestibile. Per questo, prevenire è meglio che curare.
Su questo principio la Compagnia dei Carabinieri del centro sardo ha iniziato nel primo mattino la caccia ad eventuali focolai terroristici di matrice islamica, impegnando nell’operazione diverse pattuglie richiamate da ogni reparto. Tanti gli extracomunitari controllati dagli uomini in divisa, soprattutto di provenienza africana e asiatica.
Sequestri e controlli
Tra i controllati anche due immigrati regolarmente ospiti nel nostro Paese, che sono stati sanzionati con una multa per attività di commercializzazione di prodotti di vario genere in un area pubblica, non pagando alcun compenso per l'utilizzo del suolo pubblico. Per questo dovranno pagare la somma di 5000 euro, una cifra non indifferente per un venditore ambulante.
Oltretutto i malcapitati si sono visti sequestrare la merce che tenevano esposta nel banchetto allestito senza alcun regolare permesso di vendita.
L'unione fa la forza
L’operazione ha avuto successo grazie ai militari di Budoni, Posada, Orosei, San Teodoro, Dorgali e La Caletta. Non è certo un fatto straordinario se si pensa che la Compagnia di Siniscola merita gli onori per la dedizione con cui gli appartenenti svolgono il loro mestiere.
Resta il fatto che le forze dell'ordine sarde dimostrano ancora una volta di essere pronte, operative all'esigenza e preparate ad ogni situazione.
Forse troppi ospiti
Negli ultimi due anni in particolare la Sardegna ha dovuto accogliere un numero impressionante di clandestini, destando preoccupazione negli abitanti dell'isola che temono un aumento di tasso di delinquenza. La paura maggiore è quella degli attacchi terroristici, aumentati nel corso degli ultimi anni. La prevenzione messa in atto comincia a rassicurare gli animi.