Il 29 giugno 2009 alle 23:58 il convoglio 50325 proveniente da Trecate in provincia di Novara diretto a Gracignano (Caserta) che trasporta gpl deraglia a 400 metri di distanza dalle banchine della stazione di Viareggio, a fianco delle quali era appena passato alla velocità di 90 chilometri orari, dunque sotto il limite dei 100. Quattro delle 14 carro-cisterne si ribaltano. Uno si squarcia. Il gpl esce, esplode, le fiamme invadono le strade e il cielo della città si tinge di rosso. La zona più colpita è quella di Via Ponchielli, quasi completamente rasa al suolo.

L’esplosione venne sentita in tutta Viareggio, molti testimoni hanno descritto un boato molto forte e vibrazioni così intense da ricordare un terremoto.

Le vittime

Il bilancio dei morti sale di ora in ora, poi di giorno in giorno. Una strage che infine conta 32 vittime: 11 persone morirono subito per le ustioni o per il crollo degli edifici, altre 20 morirono in ospedale nelle settimane e nei mesi successivi; 2 anziani, Angela Monelli e Italo Ferrari, morirono di infarto, probabilmente a causa dello spavento dovuto all’esplosione. Emanuela Manichetti, scomparsa a 21 anni dopo 42 giorni di agonia al centro grandi ustionati di Pisa.

Gli imputati

Sono 33 gli indagati accusati insieme alle 9 società,a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo, lesioni gravi e gravissime: la pena più alta, 16 anni, i pm l'hanno chiesta per Mauro Moretti, ex ad di Ferrovie e oggi al vertice di Finmeccanica, 15 per l’ex ad di Rete Ferroviaria italiana, Michele Mario Elia.

La sentenza

Dopo quasi 8 anni e più di 140 udienze, domani potrebbe essere il giorno della sentenza al processo per la strage ferroviaria di Viareggio. L’associazione dei familiari delle vittime “il mondo che vorrei” invita alla mobilitazione e annuncia che domani 31 gennaio sfilerà in corteo fin sotto l’ingresso del Polo fieristico di Lucca ad attendere la lettura della sentenza. L’associazione: "In questi anni non ci siamo sentiti mai soli e sono sette anni e sette mesi che attendiamo questo giorno”.