Michael Gallagher a distanza di un anno dall'uccisione dell'anziana madre di 89 anni, potrebbe incassare il premio dell'assicurazione della vittima, perché indicato come beneficiario. I fatti si svolgono a poche settimane dal Natale del 2015, Patricia Gallagher, la vittima, vive in affitto in un appartamento alle porte di Minneapolis, qui il figlio Michael inizia a cadere in uno stato di depressione e si convince che l'appartamento sia infestato dalle cimici. Per questo motivo, teme che saranno sfrattati dal padrone di casa. Questa e altre ossessioni lo portano a compiere un primo tentativo di suicidio, si salva ma uscito dall'ospedale ricade nel solito stato depressivo.

Sempre nel tentativo di debellare l'invasione delle cimici, delle quali non si è mai trovata traccia, inonda di pesticida l'appartamento a questo punto, il circolo vizioso si innesca.

il forte odore chimico della sostanza usata per la disinfestazione lo convince di aver ormai compromesso la potabilità dell'acqua dell'appartamento, informa anche il padrone di casa. Lo stato delirante aumenta sino a quando in preda ad un raptus colpisce, 5 volte secondo i documenti del processo, la madre con un suppellettile la strangola con le mani, successivamente la soffoca con un sacchetto di plastica, chiaramente uccidendola.

Uccide la madre soffocandola

Non vi sono dubbi sull'assassino sin dall'inizio delle indagini si basano sull'ammissione di Michael Gallagher con la motivazione di voler risparmiare, all'anziana madre, le preoccupazioni derivanti dal probabile sfratto una volta accertata la presenza delle cimici.

Cinque ore dopo il fatto è lui stesso a chiamare il 911.

Il giudice distrettuale e la giuria lo giudicano non colpevole perché "non era in grado di capire che le sue azioni erano sbagliate".

Libero ed unico beneficiario dell'ammontare di 3600 $ della polizza vita della madre, ha fatto ora domanda di liquidazione per incassarne il premio.

Esiste una norma specifica nel Minnesota che "vieta a chi causa colposamente o volontariamente la morte dell'assicurato di incassarne il premio" ma è anche vero che Michael non è stato giudicato colpevole per questo reato, come afferma il suo avvocato Jim Reichert. La compagnia assicurativa ha richiesto l'intervento del tribunale, e si è opposta al pagamento, non esistono precedenti normativi quindi nessuno sviluppo è escluso, anche quello che possa incassare il denaro.