Paese che vai differenze che trovi. Mentre da noi è in atto una gigantesca protesta spontanea dei tassisti nelle principali città della penisola contro quella che viene definita "sanatoria pro Uber", ad altre latitudini si annunciano scenari completamente diversi: droni che funzioneranno da Taxi, un servizio che partirà a luglio a dubai, capitale commerciale degli Emirati arabi. Un taxi da prendere realmente 'al volo'. Lo ha reso noto Mattar Mohammed al-Tayer, direttore dell'Agenzia delle Strade e dei Trasporti nell'emirato.
Il drone diventa un taxi volante
Il futuro è già iniziato ed è già sorprendentemente avvincente. Tra gli utilizzi possibili e immaginabili del drone, che è quel piccolo velivolo telecomandato a distanza, nato per uso militare, ma che sta avendo un grande sviluppo per applicazioni in ambito civile, uno diventa realtà: un drone taxi che può comodamente trasportare il cliente dove desideri, evitando i fastidiosi inconvenienti delle metropoli odierne: file automobilistiche, strade congestionate, percorsi impraticabili causa incidente, buche o voragini.
Accade a Dubai, capitale degli Emirati Arabi dove ciò che qualcuno ha solo immaginato o auspicato, è già realtà. Prenderà regolare servizio dal prossimo luglio il velivolo cinese eHang 184, che ha già superato test e prove di volo, e potrà accogliere passeggeri per un peso massimo di cento chili e per un tempo di volo di trenta minuti.
Drone taxi, istruzioni per l'uso
Ma come funziona il taxi volante? In parte le modalità sono identiche a quelle che usiamo solitamente: si compone il numero telefonico del servizio e si chiede a che indirizzo si vuole che il mezzo venga a prenderci; solo che anziché arrivare da terra, scenderà dal cielo. Altra 'sorpresa' il tassista non c'è.
Il cliente prende posto nel'abitacolo, indica sul touch screen la destinazione che vuole raggiungere e il drone 'autopilotato' lo porta dove deve andare. A monitorare il drone ci penserà 'da remoto' la sala operativa che si trova a terra. Il taxi volante può viaggiare fino a 160 chilometri all'ora e coprire una distanza di 50 chilometri con una singola ricarica di batterie.
"Abbiamo sperimentato questo veicolo volante nei cieli di Dubai, non è solo un semplice modello", chiarisce Mattar Mohammed al-Tayer, direttore dell'Agenzia delle Strade e dei Trasporti nell'emirato, dopo che sono stati completati i test iniziati in Nevada a giugno 2016. Ma Dubai già da tempo viaggia ad altre velocità e su altri 'canali': il sovrano di Dubai, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum nell'aprile scorso ha espresso il desiderio che, entro il 2030, almeno il 25% della popolazione di Dubai si possa spostare grazie ad auto senza pilota. E se lo chiede lo sceicco, più che un desiderio è un ordine.