Un nuovo fatto di cronaca fa discutere l'opinione pubblica abruzzese e nazionale. Un omicidio è stato commesso a Vasto in abruzzo. L'autore del reato è stato Fabio Di Lello che nel pomeriggio ha ucciso a colpi di pistola Italo D'Elisa.
Il movente dell'omicidio
Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire rapidamente i fatti ed il movente dell'omicidio. Pare che è spingere l'uomo a commettere il folle gesto sia stato il desiderio di dare giustizia alla moglie, investita e deceduta poco dopo il ricovero in ospedale lo scorso mese di luglio. A causare l'incidente all'epoca fu propio Italo D'Elisa che alla guida della sua Fiat Punto si scontrò frontalmente con lo scooter Yamaha Sh650 guidato dalla giovane che a causa dell'impatto si schiantò contro il semaforo che regolava l'incrocio, ricadendo pesantemente sull'asfalto.
L'omicida si è costituito
Fabio Di Lello si è costituito presentandosi alla caserma dei carabinieri accompagnato dal suo legale. Pare che poco prima di consegnarsi avrebbe chiamato un amico dicendogli che aveva ucciso l'assassino di sua moglie, annunciandogli che si stava recando al cimitero per salutare la sua Roberta. Avrebbe poi chiamato il suo avvocato, indicandogli dove si trovava in quel momento.I primi a giungere sulla tomba di Roberta Smargiassi sono stati i gli uomini dell'Arma che hanno rinvenuto però solo la pistola custodita in una busta di plastica trasparente. Subito dopo Di Lello si è presentato in caserma e si è consegnato alle forze dell'ordine.
Di Lello ha anche postato un foto della moglie su Facebook dichiarando che giustizia era stata fatta.
La disperazione della famiglia del giovane ucciso gronda dalle parole del padre rilanciate dagli Organi d'informazione "Maledetti, me lo avete ucciso".
Si tratta di una tragedia nella tragedia, frutto della disperazione di un uomo che ha fatto vestire nuovamente di lutto la bellissima città di Vasto, parla del litorale abruzzese.
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