"Sono delusa e amareggiata - ha detto Bebe Vio - questi comportamenti vanno denunciati, sono troppo violenti e offensivi". La campionessa di fioretto individuale ha dichiarato di aver denunciato gli autori della pagina Facebook che la prendevano in giro.
La replica di Bebe
Quando Bebe ha visto la pagina si è sentita profondamente offesa. Da molti anni infatti, Bebe lotta per gli altri e per le cause in cui crede (il mondo della disabilità, lo sport paralimpico, le vaccinazioni per la meningite, le associazioni Onlus). Ha dichiarato inoltre di provare pena per queste persone che si divertono a insultare e a prendere in giro gli altri senza nessun motivo.
Bebe Vio non si è comunque lasciata abbattere dagli insulti ricevuti. Grazie anche al sostengo dei suoi tantissimi fan, ha reagito subito alle prese in giro ricevute. "Vado avanti per la mia strada, ho tantissime persone che mi vogliono bene e che mi stimano, non mi lascerò scoraggiare da questa gente" ha dichiarato la campionessa.
Bebe ha inoltrato ringraziato il Comitato Paralimpico e delle Fiamme Oro e il Gruppo sportivo della Polizia, che dopo la denuncia del Codacons, hanno cercato in tutti i modi di tutelare e di supportare la schermitrice. Luca Pancalli, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha definito l'accaduto "inaccettabile". Migliaia di messaggi di solidarietà sono arrivati anche dalla rete.
Tra di questi, c'è anche quello della presidente della camera dei deputati, Laura Boldrini.
"Dona un neurone agli haters"
La risposta di Bebe Vio a queste prese in giro è stata una finta pubblicità progresso. Durante la quinta puntata di “E poi c’è Cattelan” su Sky Uno, Bebe e Cattelan hanno fatto un appello (ironico) per aiutare le persone che "nascono con qualcosa in meno e che fanno fatica a compiere anche i gesti più semplici in ogni momento della vita". La campagna chiede quindi di donare un neurone perché: "se doni un neurone a un hater hai già raddoppiato il numero dei suoi neuroni". La finta pubblicità ha riscosso un enorme successo.