Una diagnosi fatale: la bambina non ha il cervello e non potrà sopravvivere. Questa la terribile sentenza che due giovani futuri genitori di Oklahoma City si sono trovati ad affrontare alla ventesima settimana di gestazione, durante l’ecografia morfologica. La bimba, Eva, risulta affetta da una patologia congenita, l’anencefalia, che comporta l'assenza dei centri nervosi che controllano i movimenti volontari e le funzioni vegetative. Royce e Keri Young, con il cuore a pezzi, hanno preso insieme una decisione importante.

Eva verrà al mondo per poter donare i suoi organi

Invece di interrompere la gravidanza, i futuri genitori hanno fatto una scelta coraggiosa e di grande dignità: Keri proseguirà la gestazione e metterà al mondo la piccola Eva, che potrà sopravvivere per poche ore, giusto il tempo di donare gli organi a qualche bambino bisognoso. Una decisione encomiabile che fa emergere una storia, seppur triste, di grande altruismo e solidarietà. Il parto è programmato per il 7 maggio: Royce, Keri e Harrison, il fratellino maggiore, potranno conoscere Eva e tenerla tra le braccia fino al doloroso momento della separazione.

La condivisione su Facebook

È il 13 dicembre quando Keri, postando su Facebook l’immagine dell’ecografia della sua bambina, decide di condividere il dolore pubblicamente e racconta: "Questo è il cuore perfetto di nostra figlia.

Ha dei piedi perfetti e mani perfette. Lei è perfetta, reni, polmoni e fegato perfetti. Purtroppo, non ha un cervello perfetto. Abbiamo scoperto recentemente che è affetta da anencefalia ed è terminale. Di fronte alla terribile opzione di interrompere la gravidanza, abbiamo deciso di portarla a termine, così Eva, che significa letteralmente vita, potrà crescere forte e dare vita a più persone attraverso la donazione dei suoi organi.

Non è stata una decisione facile. Per le prossime 20 settimane sentirò i suoi calci, il singhiozzo e saremo in grado di sentire il suo cuore perfetto battere, sapendo che staremo con lei solo poche ore quando nascerà. Come potete immaginare, siamo devastati, ma abbiamo un fantastico supporto dalla nostra famiglia, gli amici, la parrocchia e i dottori.

Vogliamo provare a vedere il lato positivo in questa situazione e trascorrere tutto il tempo possibile con Eva, ed essere grati per l'impatto che avrà sul mondo nella sua breve vita".

La lettera di papà Royce

Ancora più toccante è la lettera che papà Royce ha rivolto a moglie e figlia condividendola sul social: "Ci stiamo avvicinando al traguardo e, nello stesso tempo, mentre sarà incredibile tagliare quel nastro e conoscere Eva, ci sarà il conto da pagare. Andremo in ospedale per una nascita, ma torneremo a casa senza la nostra bambina. Vorrei cambiare tutto ciò se solo potessi – prosegue – Vorrei che mia figlia fosse perfetta. Vorrei vederla soffiare le candeline per il suo primo compleanno.

Vorrei vederla mentre sbatte la testa sul tavolino mentre sta imparando a camminare. La vorrei veder correre per rispondere a un messaggio di qualche ragazzo sul cellulare. Avrei voglia di accompagnarla fino all'altare. Vorrei cambiare tutto, è così doloroso. Ma non posso. Questa è la nostra realtà. E non c'è modo di fermarla".