E' stata confermata, dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino, la condanna a 30 anni che pesa sulle spalle di Michele Buoninconti. L'uomo è infatti ritenuto il solo responsabile della morte di Elena Ceste, scomparsa nel gennaio del 2014. Buoninconti è stato condannato in primo grado con le accuse di omicidio volontario premeditato e anche di occultamento di cadavere.

Il nuovo verdetto è stato accolto con totale silenzio da parte dell'imputato, mentre la famiglia di Elena Ceste non ha nascosto la commozione.

"Non avevamo dubbi", parlano di avvocati della famiglia di Elena Ceste

Mamma Lucia e il marito Franco hanno preferito non commentare il verdetto, ma a parlare sono stati gli avvocati della famiglia, che non hanno nascosto la soddisfazione per quanto accaduto. "Non avevamo dubbi sulla decisione della Corte", hanno subito dichiarato i legali, confermando la forte emozione dei genitori, provati dall'omicidio della figlia. Elena Ceste venne trovata priva di vita nel rio Mersa, a Isola d'Asti, nel mese di ottobre 2014.

La Corte d'Assise d'Appello di Torino ha anche confermato i risarcimenti alle parti civili, che vennero già concesse in primo grado. Inoltre con separata ordinanza è stato anche disposto il sequestro conservativo del patrimonio dello stesso Michele Buoninconti, proprio a favore delle parti civili.

La difesa: "Faremo ricorso in Cassazione"

I difensori di Michele Buoninconti, che avevano già rivolto una serie di critiche legate alla scelta dei precedenti legali di optare sul rito abbreviato, sono pronti a fare ricorso. Per loro infatti la scelta del rito abbreviato non avrebbe fatto altro che penalizzare la posizione del loro assistito.

A questo punto sono pronti a impugnare la sentenza in Cassazione, poiché questa condanna sarebbe per loro basata solo su ipotesi.

"Non è possibile dire come, quando, dove e in che modo Elena Ceste è stata uccisa", spiegando che non possa neanche essere considerato un delitto premeditato e volontario. Da parte sua Michele Buoninconti è rimasto negativamente colpito da questa conferma della condanna.