Dopo le scosse di terremoto che hanno interessato di recente la zona dell'etna, e un periodo di quiete vulcanica durato per qualche mese, ecco la tempesta. L'Etna si è risvegliato. Un improvviso boato è stato seguito da una fontana di lava, colata poi lungo il fianco meridionale del cratere sud-est, quello interessato dall'Eruzione. Per il momento non sono stati lanciati allarmi speciali, e la popolazione di Catania è stata rassicurata sull'assenza di pericolo per cose o persone.
Attività stromboliana nel NSEC (cratere di sud-est)
L'attività vulcanica che attualmente interessa l'Etna è di tipo stromboliano, ovvero caratterizzata da un livello di eruzione relativamente basso, con lapilli (frammenti solidi di lava), bombe di lava (frammenti solidi di lava, ma di diametro più importante) e espulsione di colate laviche.
L'eruzione di oggi riguarda quello che gli studiosi hanno ribattezzato come NSEC (Nuovo Cratere di Sud-Est), formatosi nel 2011 come conseguenza della ben nota instabilità delle bocche sommitali del vulcano siciliano, che ciclicamente si sgonfiano (inflazione) e si rigonfiano (deflazione). I rilievi dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) hanno evidenziato una costante crescita dell'ampienza dei tremori che scuotono i condotti magmatici, che sarebbe il sintomo di una notevole quantità di energia sprigionata dal vulcano.
Nessun pericolo per la popolazione, aeroporto di Catania in funzione
La popolazione siciliana è stata rassicurata: al momento è esclusa la possibilità che l'eruzione attualmente in corso possa rappresentare un pericolo per le gli edifici o le persone, né sembrano esserci problemi di visibilità.
A prova di ciò, l'aeroporto internazione di Catania "Vincenzo Bellini" non ha subito nessuna interruzione dei servizi, ed è totalmente operativo. Per ragioni di sicurezza, è stato diramato un avviso aereo (Vona) di codice arancione, che invita alla prudenza pur lasciando attivi gli spazi aerei. È proprio grazie alla buona visibilità attuale che è possibile vedere lo spettacolo dell'eruzione non solo da Catania, ma anche da Taormina.