Un problema si è abbattuto per l'ennesima volta sulle spiagge della Sardegna: la massiccia presenza di posidonia potrebbe creare ingenti danni al turismo.
L'invasione ha colpito alcune delle zone più belle e a maggiore vocazione turistica dell'intera isola del Mediterraneo, da Alghero a Pula fino a Cagliari.
Molte persone si chiedono se sia possibile rimuoverla per poter usufruire della spiaggia
In questi giorni a tal proposito ad Alghero si è insiedata una sorta di commissione tecnica, per cercare di dirimere questo dubbio e trovare una soluzione adeguata al problema.
La città catalana in passato si è certamente distinta con una lotta veramente efficace contro l'erosione del litorale, e anche stavolta potrebbe rappresentare una nuova fucina di idee.
Da queste si potrebbe prendere spunto anche in altre realtà, dove le tantissime attività ed esercizi turistici, presenti in numerose zone dell'isola, soffrono di tale presenza.
Il problema non è certamente di poco conto, visto che esistono una serie di vincoli ambientali e non solo, che in un certo modo mettono al riparo le alghe da determinate movimentazioni.
Esiste però una determinazione della Regione autonoma della Sardegna, la n.942 datata 7 aprile 2008, che consente nei termini dovuti la rimozione o spostamento della stessa.
I cittadini delle zone interessate, e non solo, hanno manifestato preoccupazione e disagio, di fronte ad una situazione particolare e di non facile soluzione.
Alghero, Cagliari e Pula sono certamente le zone maggiormente colpite, tanto che gli operatori turistici hanno chiesto la pulizia dell'arenile, visto che con l'arrivo della Santa Pasqua dovrebbe iniziare la tanto attesa stagione turistica.
L'attuale situazione porterebbe ad una perdita economica importantissima per chi ogni anno si trova a fare i conti con diverse problematiche, tra le quali quelle correlate al costo ed alla scarsa presenza di trasporti adeguati.
La lotta contro la posidonia è appena iniziata, ma si preannuncia difficile e senza dubbio bisognosa di interventi immediati.