Il traghetto Janas della Tirrenia che trasportava passeggeri nella tratta Cagliari-Napoli, è stato oggetto di una disavventura questa notte. I passeggeri, arrivati in mattinata nel porto di Napoli, hanno subito numerosi furti ad opera di un circa una 50ina di extracomunitari. I soggetti erano sul traghetto perchè destinatari del decreto di espulsione e dovevano lasciare l'Italia entro 7 giorni. Infatti si sono imbarcati con i documenti di espulsione in mano facendo credere che avrebbero lasciato il territorio italiano, come a loro imposto, ma nel corso del viaggio hanno messo a ferro e fuoco la nave.
Durante la notte hanno preso di mira i passeggeri mettendo a segno numerosi furti, molestandoli e cercando anche di forzare le cabine. Il comandante della nave ha allertato la Polizia per cui all'arrivo a Napoli hanno trovato il porto presidiato dalle forze dell'ordine che hanno iniziato i controlli per gli eventuali arresti.
Il decreto di espulsione
E' una delle misure tese a contrastare le immigrazioni irregolari conformemente agli accordi di Schengen, che impongono maggiori controlli alle frontiere esterne e adeguate misure per contrastare l'immigrazione. Il respingimento è una misura di prevenzione che alcuni paesi europei hanno adottato con l'ausilio di strutture di blocco e di contenimento, come muri o reticolati, mentre in Italia continua l'accoglienza dei migranti che arrivano via mare senza alcuna forma di restrizione.
il provvedimento di espulsione invece si effettua quando lo straniero non può rimanere sul territorio per misure di sicurezza nazionale e non si deve confondere con l'estradizione che è il procedimento di collaborazione giudiziaria mediante il quale uno straniero presente sul territorio, condannato o perseguito penalmente da uno Stato estero, viene consegnato a quest'ultimo da uno Stato territoriale.
Ma la permanenza sul territorio italiano di un soggetto espulso, anche se rimane senza motivo giustificato, non è reato. Per cui la maggioranza dei soggetti espulsi continua a rimanere nel nostro paese anche dopo il decreto di via.