Dopo la morte di Roberta Smargiassi nel luglio 2016, deceduta dopo essere stata investita da un'auto guidata dal 21 enne Italo D'Elisa, la Procura aveva aperto l'inchiesta, che doveva terminare il 21 Febbraio con l'udienza davanti al Gup. Data che non è stato possibile raggiungere, poiché Fabio Di Lello, 34 anni, ha deciso di porre fine a questa storia uccidendo il ragazzo.
L'omicidio
L'omicidio è avvenuto all'ingresso del Drink Bar caffè a Vasto (Chieti), dove dopo un dialogo tra il ragazzo e l'uomo, quest'ultimo ha cacciato la sua calibro 9 sparando tre colpi al ragazzo, causandone la morte.
Il tutto è stato documentato da una telecamera esterna al Bar che ha permesso di capire le dinamiche della scena. Nonostante le testimonianze della telecamera, i Carabinieri già sapevano chi fosse l'omicida, dato che dopo aver commesso l'omicidio, Di Lello si è recato al cimitero dalla moglie, posando la pistola sulla tomba, e si è costituito ai Carabinieri.
La famiglia sotto shock
Il padre di Roberta, dopo quanto accaduto, è rimasto sotto shock, non riesce a capire il motivo per cui Fabio Di Lello si sia comportato in questo modo. Affermando che in questi casi, sono tre le famiglie rovinate, non solo una ed ha chiesto scusa a tutti da parte della figlia Roberta.
Il Procuratore smentisce tutte le accuse
Molte sono le persone che si sono schierate dalla parte di Di Lello, incolpando la giustizia ed i procedimenti lunghi per le sentenze, tra cui anche l'arcivescovo di Chieti, Bruno Forte, che si dice dispiaciuto della lentezza della giustizia dato che ha portato l'esasperazione dell'uomo a tal punto da commettere un omicidio.
Dopo varie accuse, il capo della Procura di Vasto, Giampiero di Florio parla davanti le telecamere, smentendo qualsiasi caso di lentezza di Giustizia, dichiarando che il caso nel Tribunale di Vasto è stato trattato in modo efficiente, tanto che le indagini sono durate 110 giorni e che la chiusura del caso era prevista per il 21 Febbraio 2017 con un'udienza davanti al Gup, concludendo il tutto dicendo "Direi che ci sono tutti i tempi rapidi per arrivare ad una sentenza in meno di otto mesi".