tragedia a Rovigo dove nel giorno di San Valentino un giovane si è tolto la vita nella stazione ferroviaria. Ieri sera mancavano circa cinque minuti alle 21, l'altoparlante aveva appena annunciato il passaggio di un treno in transito, il Frecciarossa 9446, che parte da Napoli Centrale alle 16.30 ed arriva a Venezia Santa Lucia alle 21.35 quando un giovane studente di 22 anni, Alberto Duo di Badia Polesine si è lasciato cadere davanti al treno in transito, morendo sul colpo.
Nella stazione di Rovigo il Frecciarossa non ferma ma transita solamente, ieri invece a causa del tragico incidente è stato costretto a farlo anche se la fermata non è servita a salvare la vita dello sventurato ragazzo.
Possibili retroscena del suicidio
Il giovane Alberto Duo era uno studente di ingegneria civile ed ambientale all’Università di Ferrara, secondo quanto aveva detto in famiglia e agli amici avrebbe dovuto laurearsi proprio quel giorno. Secondo quanto verificato e riportato dal Gazzettino, il suo nome però non figurerebbe tra quello dei laureandi di giornata.
E' possibile che in realtà quel giorno il ragazzo non fosse pronto a discutere la tesi e che la tensione e la vergogna di dover rivelare a genitori, parenti ed amici la verità lo abbia caricato di un peso per lui insopportabile, spingendolo a compiere questo gesto estremo.
Anche se non ha lasciato messaggi, l’unica ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti è quella del gesto volontario di Alberto Duo che lascia la madre, il padre e la sorella, studentessa alle superiori.
Gli amici del giovane sono sconvolti, un suo compagno di corso ha dichiarato che nessuno mai si sarebbe aspettato un tale gesto.
Sono comunque ancora in corso le indagini delle forze di polizia per chiarire le cause reali di questo gesto che ha portato alla morte di Alberto Duo e determinare se si tratta davvero di un suicidio oppure sia invece un tragico incidente.
Tre giovani morti suicidi in in giorno
Oltre Alberto Duo altri due giovani si sono tolti la vita ieri, a Genova un liceale di sedici anni si è gettato dal balcone lunedì pomeriggio, dopo che era stato fermato con dell'hashish in tasca e riaccompagnato a casa. Mentre gli agenti parlavano con la madre non ha retto la pressione ed è saltato dalla finestra, decidendo di farla finita.
Il terzo suicidio è di una ragazzina di diciassette anni milanese che mentre era in viaggio col padre si è slacciata le cinture gettandosi dal veicolo per essere poi investita da un TIR che stava sopraggiungendo.
Sono attivi dei servizi di aiuto a cui è possibile rivolgersi per prevenire drammi di questo genere o per avere supporto e aiuto psicologico, qui di seguito alcuni numeri verdi:
- Telefono Amico 199.284.284
- Telefono Azzurro 1.96.96
- Progetto InOltre 800.334.343
- De Leo Fund 800.168.768