Picchiato per aver fatto ironia su Facebook. Sarebbe una foto goliardica lo sconcertante movente che avrebbe spinto una ventina di militanti di estrema destra ad aggredire Paolo, un giovane di Vallerano (Viterbo): la vittima avrebbe pubblicato sul suo profilo uno o più meme – diventati virali nell’ultimo periodo – che fanno la parodia ai tipici manifesti neofascisti.

Aggredito giovane per un post su Facebook

Post che non è andato giù ad alcune persone, che secondo alcune ricostruzioni sarebbero vicini a Casapound, i quali avrebbero deciso, proprio per questo, di farla pagare al giovane.

La brutale aggressione è avvenuta sabato sera a Vignanello vicino a un locale pubblico nei pressi di un centro commerciale: i militanti hanno accerchiato il giovane e dopo i soliti insulti e minacce, lo hanno riempito di calci e pugni lasciandolo a terra con il setto nasale rotto.Le amministrazioni comunali di Vignanello, Vasanello e Canepina hanno condannato l'episodio annunciando iniziative pubbliche contro la violenza.

Nonostante questa presa di posizione però, non è la prima volta che succedono fatti di questa natura: due anni fa un altro episodio analogo, in occasione di un evento musicale, sempre a Vignanello e sempre a sfondo politico, si era concluso a coltellate. Cinque i presunti responsabili in attesa di processo con l’accusa di lesioni aggravate, ovviamente anche stavolta apparterrebbero alla stessa area; e sempre a Viterbo da mesi campeggia di fronte all'ingresso di un centro commerciale un cartello che riporta allo «spirito del 19» - nascita del fascismo - con disegnate: mazze chiodate, manganelli e bottiglie di olio di ricino.

In camicia nera, ognuno guarda il proprio vicino, anche con l'indice vicino alla bocca a intimargli il silenzio.

Bisogna ricordare, che la legge italiana sanziona chiunque "promuova od organizzi sotto qualsiasi forma,la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche (Legge n. 645/1952)".

Nonostante questo vi sono diversi "gruppi politici" liberi di organizzare spedizioni punitive contro chiunque ironizzi o non sia d'accordo con la loro ideologia.