Tanti propositi per evitare casi di crudeltà e discriminazione nell'industria di modeling non hanno condotto a niente.Il direttore dei casting James Scully aveva dichiarato nei mesi scorsi sulla rivista "Business of Fashion" di non voler assistere più a scene di discriminazione nel mondo della moda, altrimenti avrebbe pubblicato i nomi dei colpevoli sui social network.

Le parole del direttore di casting sono però rimaste inascoltate a giudicare dallo sgradevole incidente che si è verificato in un quartiere parigino durante un casting di modelle.

Modelle "prigioniere" per un casting

Durante un casting di modelle che si è svolto lunedì scorso a Rue de Sevrès, nel quartiere generale di Belenciaga a Parigi, 150 modelle sono rimaste traumatizzate per essere state trattate come prigioniere durante la pausa pranzo.

Le ragazze sono state infatti rinchiuse in una tromba delle scale al buio, per ben tre ore in attesa che i dirigenti del casting di Belenciaga tornassero dal pranzo.

Molte delle ragazze sono rimaste traumatizzate e hanno richiesto di essere cancellate dalla sfilata dato che hanno dichiarato di non voler essere trattate come animali.

No alle donne-oggetto

James Scully ha deciso di dare un freno a quegli atteggiamenti sadici e crudeli, per cui le modelle vengono trattate come bambole incapaci di provare emozioni.

Questa è stata la punta dell'iceberg di situazioni in cui le modelle vengono lasciate durante un casting in una stanza buia, priva di finestre e con i soli telefoni a fare da luce.

La denuncia di Scully si è diffusa in modo virale sul web grazie ad un post sul proprio profilo di Instagram, a proposito del quale molti hanno condiviso il proprio disappunto.

Si parla di modelle, tra le quali molte non avevano nemmeno compiuto i 18 anni e che sono state visibilmente scosse da tale vicende.

La denuncia di Scully sul modo di trattare le modelle è giunta alla griffe di Kering, che ha fatto immediatamente sapere del licenziamento dei due direttori di casting che si erano occupati di quella sfilata. Inoltre ha fatto pervenire lettere di scuse alle modelle vittime di tale inconveniente.