Succede a Manerba del Garda in provincia di Brescia. La vittima è un mendicante che chiedeva l'elemosina all'uscita di un supermercato Lidl. Tutto è iniziato quando il mendicante ha iniziato a fare l'elemosina . Un'iniziativa che a quanto pare non è andata giù a due rumeni, uno di 59 e l'altro di 44 anni, anche loro senza fissa dimora. Dopo qualche minuto di discussione il clima si è fatto più rovente e sono iniziati gli spintoni. A quel punto, i due rumeni hanno impugnato dei bastoni e con forza hanno colpito senza pietà il povero mendicante, salvato solo dall'intervento dei Carabinieri.

Il mendicante, un ragazzo di 26 anni, ha riportato ferite gravissime su ogni parte del corpo ed è stato salvato da conseguenze ben peggiori.

"Una vera e propria guerra tra poveri"

La crisi economica e il crescente disagio sociale stanno ogni giorno di più alimentando una guerra tra poveri inarrestabile. A farne le spese naturalmente sono i più deboli, sempre più vittime di episodi di violenza, ed è sopratutto alle vittime di questi episodi che lo Stato non riesce a dare risposte soddisfacenti. La cosa ancora più scioccante è la modalità e il motivo per il quale è avvenuto il pestaggio. Qualche anno fa sentivamo parlare di "controllo del territorio" solamente in vicende che riguardavano la criminalità organizzata o lo spaccio di droga.

Mai avremmo pensato di ritrovarci un giorno ad ascoltare questa parola in una vicenda che riguarda l'elemosina. Un controllo capillare del territorio avviene anche in questi casi ormai, elemosina, lavavetri, mendicanti vari, tutti quanti sono sottoposti a un vero e proprio racket gestito spesso e volentieri da nomadi, i più "avvezzi" a questo tipo di pratiche criminali.

In tutto ciò lo Stato è assente e non dà risposte, questa guerra tra poveri intanto continua a produrre violenza e a mietere vittime, mettendo a rischio non solo le vittime di queste violenze ma anche i cittadini e le forze dell'ordine che ogni giorno combattono questi crimini, molto spesso senza avere supporto da nessuno.