Si è trattato di un attacco chiaramente omofobo quello che ha colpito due ragazzi, Michele e Marcello, dopo la serata gay del Borgo a Milano. A riprova di ciò, il fatto che non siano stati aggrediti per essere derubati ma perchè omosessuali. Come conseguenza, Michele dovrà operarsi al naso e Marcello al cranio per una frattura dell'osso frontale. Sul web è stata diffusa una fotografia dei due ragazzi che, benchè sorridenti, mostrano i volti tumefatti e bendati. Ancora vi sono episodi di violenza legati alle preferenze sessuali che, in quanto attinenti ad una sfera molto privata della persona, non dovrebbero essere sindacabili.
Insomma, gli orientamenti di ciascuno non dovrebbero essere sottoposti a giudizio, soprattutto da parte di soggetti violenti che non fanno altro che sfogare la loro ira in modo così brutale.
Solidarietà dell'Arcigay
Dall'Arcigay di Milano è partito subito un messaggio di solidarietà per i due ragazzi gay, loro malgrado vittime di una violenza cieca ed immotivata.Nel messaggio si legge che, nonostante le motivazioni degli aggressori, l'episodio è e resta inaccettabile, fermo restando che si dovrà verificare se trattasi di un agguato di natura omofoba o meno. Si auspica una legge contro l'omofobia per far in modo che atrocità come questa non debbano più verificarsi, in una società che si professa civile ed improntata al rispetto dei diritti.
A cosa serve, infatti, riconoscere le unioni civili se poi gli omosessuali non sono liberi di vivere i propri sentimenti, temendo di essere aggrediti e malmenati? Tutto questo non dovrebbe mai accadere, anche perchè il rispetto dovrebbe essere un valore chiaro ed evidente e non da pretendere. Anche se le condizioni dei due ragazzi sono in netto miglioramento, entrambi dovranno sottoporsi ad un'intervento chirurgico;tutto questo perchè c'è qualcuno che non accetta il loro modo di amare e vorrebbe contrastarlo, invece di chiedersi se è lui quello capace di amare. Chi pratica la violenza non ama nessuno, nemmeno se stesso.