Il bando hi-tech appena emanato dall'amministrazione Trump non è una mossa politica. ma risponde alla necessità di contrastare possibili attacchi terroristici dal cielo.
Cnn e stampa americana, citando fonti dell'intelligence che mantengono l'anonimato, sostengono che il decreto che fa divieto di usare tablet e pc su voli provenienti da 10 aeroporti di otto paesi a maggioranza musulmana, risponde a un'allerta reale: l'Isis prepara stragi avendo messo a punto nuovi sistemi per nascondere esplosivi sui dispositivi elettronici che abitualmente i passeggeri portano in aereo.
E mentre l'Inghilterra si è allineata alle nuove disposizioni, protesta la Turchia tra polemiche e incertezze.
Bando hi-tech: pericolo di attacchi terroristici
La Cnn riporta informazioni dell'intelligence: nel mirino del terrorismo islamico continua ad esserci l'aviazione civile. C'è il rischio di terroristi infiltrati tra il personale aeroportuale di scali sospetti, per compiere attacchi. E in virtù di informazioni di tale rilevanza, il bando, lungi dall'essere una mossa politica, è la risposta necessaria e proporzionata a un doveroso stato d'allerta.
Gli scali interessati sono quelli di Amman, il Cairo, Istanbul, Gedda e Riyad, Kuwait City, Casablanca, Doha, Dubai e Abu Dhabi. Dopo poche ore, anche la Gran Bretagna ha recepito il bando hi-tech appilcando lo stesso divieto di portare laptop, fotocamere, videogiochi, ma non cellulari e piccoli dispositivi a bordo di aerei provenienti da 6 paesi: Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita.
Ora dunque, passeggeri di alcuni paesi del Medio Oriente, compresa la Giordania e l'Arabia Saudita, due alleati Usa, e dell'Africa settentrionale, dovranno imbarcare nella stiva dell'aereo quasi tutti gli apparecchi elettronici in loro possesso. Il Canada sta valutando se applicare a siua volta il bando. Alla vigilia del vertice a Washington della cooalizione anti Isis guidata proprio dagli Usa che vedrà la partecipazione dei rappresentanti di 68 paesi del mondo, è alta l'allerta per un attacco dal cielo e di una strage in volo.
La protesta della Turchia
Ahmet Arslan, ministro turco dei Trasporti, ha invitato le autorità americane a non confondere la Turchia con altri posti. Si è detto preoccupato del rischio della riduzione del numero dei viaggiatori. Alle autorità americane è stato chiesto praticamente di cancellare lo scalo Ataturk di Istanbul dalla lista degli scali colpiti dal bando, ma la Turkish Airlines ha già avvisato i passeggeri del divieto.
For the Attention of Our Passengers Traveling to the United States: https://t.co/mopDCy0wxV
— Turkish Airlines (@TurkishAirlines) 21 marzo 2017
Dal rischio attentati a quello di incendi in volo
Secondo esperti della sicurezza aerea, il bando americano per limitare il pericolo attentati, crea un pericolo sicurezza in volo: gli apparecchi alimentati con batterie agli ioni di litio e costretti a stare nella stiva, rischiano di incendiarsi, specie se non imballati in contenitori sigillati e separati l'uno dall'altro.
L'Icao, l'ente delle Nazioni Unite che regola l'aviazione civile globale, vieta di viaggiare con carichi di batteria riposti nella stiva come invece il bando prevede. Esperti fanno notare che, se è possibile domare ad alta quota un incendio in cabina, non lo è in caso scoppi in stiva: spegnerlo è ai limiti dell'impossibile.
Intanto tra i passeggeri, anche cittadini americani, che per primi stanno testando gli effetti del nuovo bando, diffusa è una sensazione di frustrazione, c'è uno stato confusionale, incertezza abbinata a paura che venga smarrito o danneggiato il loro bagaglio elettronico.