Chi può decidere se bisogna vivere o morire? Trovarsi in una situazione di stato vegetativo permanente può essere considerato vivere? Le opinioni sono discordanti, i diversi paesi adottano leggi differenti al riguardo. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da vari fatti di cronaca che trattano il tema dell’eutanasia, persone che hanno deciso di morire perché per loro le condizioni nelle quali si trovavano non potevano essere considerate vita.

Welby, Englaro, Fabo: le loro battaglie

Partiamo dal fatto di cronaca che ha portato questi interrogativi nelle case degli italiani e delle istituzioni.

Piergiorgio Welby, giornalista e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, costretto a letto a causa della distrofia muscolare, nel 2006 ha interrotto le cure con l’aiuto del suo dottore.

Nel 2009 fa clamore il caso della giovane ragazza, Eluana Englaro. Aveva 20 anni quando ebbe un incidente stradale che la fece entrare in stato vegetativo per 17 anni. A iniziare la battaglia legale per lei fu il padre, Beppino Englaro. La figlia morì in seguito all’interruzione della nutrizione artificiale.

Infine, il recente caso di dj Fabo che ha deciso di morire in Svizzera, poiché nel nostro Paese non poteva accedere all’eutanasia. Da giugno 2014 era diventato cieco e tetraplegico a seguito di un incidente stradale.

La sua vita “non aveva più senso”, ha dichiarato Fabo. Per molto tempo si era rivolto alle istituzioni perché regolamentassero l’eutanasia, ma ciò non è mai avvenuto e alla fine ha scelto di morire senza l’aiuto dello Stato.

Eutanasia attiva, passiva e suicidio assistito

Ognuno di questi casi si può ricondurre a una delle seguenti fattispecie:

  • l’eutanasia attiva consiste nell’accelerare la morte mediante il diretto intervento del medico, utilizzando farmaci letali;
  • l’eutanasia passiva indica quando la morte del malato è stata determinata dalla sospensione dei farmaci;
  • mediante il suicidio assistito, invece, un malato accelera la propria morte grazie all’assistenza del medico che prescrive, senza somministrarli, i farmaci necessari al suicidio su esplicita richiesta del paziente.

Verso la discussione parlamentare

La discussione è ancora aperta e probabilmente resterà aperta ancora per qualche tempo; infatti, il delicato tema è entrato ufficialmente nel dibattito parlamentare. Prima della fine della legislatura si discuteranno le quattro proposte di legge sull’eutanasia.