L' 8 marzo è il giorno della donna, dello sciopero delle donne, della festa che porta al Quirinale un pizzico di protesta nel giorno dell'unione delle quote rosa. Si è tenuta questa mattina al Palazzo del Quirinale la festa in occasione della Giornata Internazionale della Donna che ha voluto parlare nello specifico del tema della pace. Per farlo sono intervenute diverse personalità note e meno note che hanno scritto capitoli importanti a livello internazionale.

Donne di spettacolo al Quirinale: Elena Sofia Ricci e Paola Turci

La cerimonia è stata trasmessa in televisione, in diretta su Rai Uno, ed è stata condotta da un'emozionata Elena Sofia Ricci.

Questa importante giornata è stata aperta dalla proiezione di un video che era dedicato al ricordo di tutte le vincitrici del premio Nobel per la Pace. Tra le tante testimonianze ascoltate non sono passate inosservate quelle di Ilenia Mattiacci, Ufficiale del 3° reggimento Savoia Cavalleria, della ricercatrice Gihan Kamel e di Azzurra Chiarini, che è coordinatrice di un programma al femminile per le Nazioni Unite. La Ricci ha poi intervistato Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nella diretta è intervenuta anche la cantante Paola Turci, che si è esibita con due sue canzoni: la prima è il brano "Bambini", del 1989, e il uso ultimo successo "Fatti bella per te", che ha presentato durante la partecipazione al Festival di Sanremo 2017.

Una canzone che è diventata il simbolo dell'orgoglio femminile.

8 Marzo: il discorso di Mattarella sulla pace

Parla di processo di pace il presidente Sergio Mattarella e lo fa coinvolgendo proprio le figure femminili, spiegando che "dove vi è impegno e forte presenza delle donne diventa più agevole raggiungere obiettivi di pace". Ma, nonostante questa grande convinzione, il dato allarmante parla di una partecipazione di quote rosa di appena il 9% nelle negoziazioni di pace, come è stato confermato dai dati Onu.

Per questo Mattarella ha ricordato le donne che hanno fatto la differenza, che hanno ottenuto un Nobel per la loro forte grinta, per le convinzioni e per le idee che hanno saputo sostenere e diffondere.

"Tra questi Nobel vi sono statiste, attiviste politiche, leader religiose", ha continuato il presidente, parlando anche delle "donne semplici, simbolo di tutte le persone perseguitate da una ferocia fanatica e crudele, di segno prevalentemente maschile". Non può mancare il commento legato al femminicidio che, come ha ricordato Mattarella, è un'emergenza sociale, perché è proprio la voce delle donne a spaventare "i violenti perché esprime pace, e di pace abbiamo bisogno anche nelle nostre Istituzioni".