E' morto Emanuele Morganti, un ragazzo di 20 anni originario di Alatri, nel Frusinate. Emanuele era stato ridotto in fin di vita da un gruppo di bulli che lo avevano massacrato di botte tra venerdì e sabato scorso. La notizia è stata divulgata direttamente dall'ospedale, il Policlinico Umberto Primo di Roma, dove il ragazzo era stato ricoverato d'urgenza perché in gravissime condizioni e dove si trovava nel reparto di terapia intensiva fino al suo decesso. I Carabinieri rivelano che il ragazzo sarebbe stato picchiato da diverse persone perché tentava di difendere la sua fidanzata dalle avances di un altro giovane, presumibilmente albanese, in un locale notturno di Alatri.

Oltre ad essere picchiato è stato anche colpito duramente con un oggetto al cranio, forse una chiave inglese o una spranga di ferro. Il ragazzo è stato subito portato al Pronto Soccorso da cui è stato prelevato dall'eliambulanza per essere condotto a Roma, al Policlinico Umberto Primo. Nella struttura ospedaliera era stato operato d'urgenza per una grave emorragia cerebrale ma versava in condizioni critiche ed i medici dubitavano che si potesse salvare.

L'aggressione è avvenuta in strada e le numerose persone che vi hanno assistito ora sono state individuate e sono a disposizione della polizia per essere interrogate.

Emanuele non ce l'ha fatta

Il ragazzo versava da ieri in condizioni critiche: dopo l'operazione alla testa le lesioni erano state ridotte ma la natura delle stesse era troppo grave.

I colpi ricevuti, infatti, gli avevano provocato la rottura delle vertebre cervicali ed alcune fratture craniche, probabilmente causate dalla spranga di ferro. I medici sono riusciti a tenerlo in vita fino al pomeriggio di oggi, quando il suo cuore ha ceduto. I genitori di Emanuele doneranno i suoi organi. Gli aggressori devono ancora essere individuati, sono forse 9 ragazzi molto giovani, italiani e stranieri, a quanto riferiscono i testimoni e lo avrebbero picchiato in strada dopo una discussione avvenuta all'interno del locale.