Un brutale omicidio si è consumato, la notte fra il 10 e l'11 Marzo nella città di Palermo. Vittima di tale aggressione, un senzatetto che era solito alloggiare sotto i portici del capoluogo siciliano. Secondo gli inquirenti, a seguito delle indagini, il delitto è avvenuto in uno dei modi più cruenti possibile: tramite combustione del corpo. Il povero senzatetto, infatti, è stato ritrovato semi carbonizzato, dopo essere stato incendiato vivo.

Il colpevole

Il responsabile dell'omicidio è da identificarsi nel benzinaio 45enne, Giuseppe Pecoraro, che è risultato per altro reo confesso, dopo le attente indagini delle unità operative.

Secondo la ricostruzione dei fatti e del movente, il benzinaio palermitano aveva già avuto un alterco con il senzatetto, il quale, secondo alcune testimonianze, aveva avuto un'accesa discussione con il suo assassino alle ore 19 dello stesso giorno. Seguendo la ricostruzione, quindi, il capo della Squadra Mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti, ha dichiarato come il soggetto incriminato stesse vagando per strada in uno stato semi confusionale, ma con abbastanza lucidità da inventare un alibi per se stesso.

Il movente

Sempre secondo la confessione di Giuseppe Pecoraro, il movente è da rinvenirsi nella sfera sentimentale, innescato da un impeto di gelosia che avrebbe riguardato il benzinaio e la moglie dello stesso.

Sebbene i due coniugi fossero separati, infatti, ciò non ha evidentemente avuto alcun effetto dissuasivo sul carnefice palermitano, il quale riteneva, per l'appunto, che la moglie avesse una relazione con la vittima. Ed è stato proprio questo a spingere il benzinaio al compimento del folle gesto. Dopo aver ucciso il senza tetto, Pecoraro, in seguito, ha subito messo in atto una messinscena, finalizzata alla costruzione di un alibi, e per questo è stato trovato con la barba rasata e con delle bende che gli coprivano le mani e che, secondo lo stesso Pecoraro, servivano come sollievo in seguito ad una scottatura da macchina del caffè. Il benzinaio sarà incriminato per omicidio volontario premeditato.