La disumanità di certi individui non ha confini. Non si conosce il motivo per cui una o più persone hanno tagliato le zampe posteriori di Pallino, un bassotto di sette anni e mezzo. L'animale sarebbe stato seviziato nel giardino della casa dei suoi proprietari, nel Cremonese, forse perché abbaiava troppo. Tuttavia si tratta solo di un'ipotesi. L'aberrante episodio è avvenuto martedì scorso. A scoprire Pallino senza arti posteriori sono stati i proprietari, Anna Irrighetti e Marco Ianne, che subito hanno chiesto aiuto al loro veterinario.

Pallino era terrorizzato sotto il tavolo

Chi ha tagliato le falangi di Pallino? E perché? Lo dovranno scoprire gli investigatori. Intanto l'Associazione italiana difesa animali e ambiente ha annunciato di aver messo una taglia di 30.000 euro per favorire la rapida individuazione degli autori dell'orribile e inumano gesto. Ianne e Irrighetti sono rimasti sconcertati quando hanno visto il loro cagnolino in quelle condizioni. La coppia ha raccontato di aver notato Pallino sotto un tavolo. Era terrorizzato. Non sono state rinvenute tracce di sangue nel cortile. Sembra che il cane non abbia mai dato fastidio a nessuno in questi anni, anche perché tenuto sempre nel suo giardino. La veterinaria, dopo un rapido esame dell'animale, ha invitato Anna e Marco a trasportarlo alla clinica veterinaria di via Stazione, a Crema.

La coppia ha seguito il consiglio. Ora Pallino è monitorato da una valente equipe di esperti. Se non insorgeranno problematiche, potrà tornare presto nel suo giardino.

La denuncia dei proprietari del bassotto

I carabinieri di Castelverde hanno iniziato ad indagare sull'increscioso episodio avvenuto martedì scorso nel Cremonese.

I proprietari di Pallino hanno ovviamente sporto denuncia. Si ipotizza che l'animale abbia iniziato ad abbaiare e qualche persona, infastidita e inumana, gli ha voluto dare una lezione. La proprietaria era uscita di casa per bere un caffè e, al ritorno, ha fatto l'orribile scoperta. Tutte le dita delle zampe posteriori erano state tagliate. In passato, Anna e Marco avevano ricevuto una lettera con cui si contestava l'eccessivo abbaiare del cane.