Un terribile gesto criminale è stato compiuto da ladri, o forse sarebbe meglio dire omicidi e contrabbandieri, allo zoo Thoiry presso Parigi, che nella notte tra il 6 ed il 7 marzo hanno ucciso un rinoceronte, a cui poi con una motosega è stato reciso il corno. Un atto che non si era mai visto qui in Europa, anche se purtroppo il traffico illegale di avorio si avvale di simili atroci sistemi in Africa ed in Asia: è di poche settimane fa infatti un episodio ancora più barbarico avvenuto in una riserva del Sudafrica, dove una banda di contrabbandieri ha minacciato mitra in pugno un gruppo di turisti europei mentre massacravano, sempre con lo scopo di prenderne il corno d'avorio, diversi rinoceronti, stuprando anche una ragazza.

Quello compiuto stanotte è però il primo gesto simile in Europa, dove fin'ora si erano sempre limitati a rubare i corni di rinoceronte o le zanne di elefante che si trovano nelle esposizioni o alle aste.

Allo zoo di Parigi massacrano un rinoceronte per strappargli il corno

Il povero animale si chiamava Vince ed era stato portato presso lo zoo di Parigi nel 2015: quello di Thoiry, nel dipartimento parigino di Yvelines, più che uno zoo è un parco, ed è diviso in diverse "riserve", tra cui quella africana con appunto i rinoceronti. Questa mattina intorno alle 9.30 la macabra scoperta da parte del personale della struttura, che ha trovato il rinoceronte privo di vita in quanto colpito con tre colpi di arma da fuoco.

I contrabbandieri sono entrati forzando un ingresso nella parte posteriore dello zoo e dopo aver freddato Vince gli hanno tagliato il corno con una sega elettrica. Da quello che si apprende, secondo gli inquirenti c'è la possibilità che, per fortuna, non siano riusciti nel loro intento di massacrare altri rinoceronti per mancanza di tempo.

Il traffico di corni di rinoceronte è un aspetto particolare del più generale traffico di avorio in quanto la medicina tradizionale cinese ritiene il corno di rinoceronte ricco di virtù particolari, soprattutto afrodisiache. Dunque non solo avorio per oggettistica in questo caso: il valore di circa 30-40.000 euro a corno incentiva il mercato nero, tanto che sia le specie africane che quelle asiatiche del potente animale sono sull'orlo dell'estinzione.