Nel mondo del digitale la polemica è sempre a portata di mano, ma mai come in questo caso si è rischiato un vero e proprio incidente diplomatico. Nella trasmissione Parliamone Sabato condotta da Paola Perego, andata in onda il 18 marzo 2017, si discuteva dell'aumento dei matrimoni tra italiani e donne straniere, nella maggior parte derivanti dall'est. Ma a far infuriare i telespettatori e gli internauti non sono stati i dibattiti tra gli opinionisti in studio, ma una presunta lista.
Sin dal primo momento la stessa conduttrice ha specificato la sua provenienza dal web, ma sicuramente c'è stato uno svilimento di fondo, almeno secondo moltissimi pareri della pubblica opinione.
Una lista che elenca qualità maggiori rispetto alle altre donne: non si sa se questo è riferito a donne di etnie diverse, ma sicuramente è stata un'uscita di dubbio gusto.
La lista della discordia
Per capire meglio di cosa stiamo parlando è bene fare il punto della situazione. Durante la trasmissione è comparsa sul maxi schermo una lista in cui venivano indicati sei punti sul perché gli uomini italiani siano più propensi ad un matrimonio con una donna dell' est:
- Sono tutte mamme ma, dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo;
- Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni;
- Perdonano il tradimento;
- Sono disposte a far comandare il loro uomo;
- Sono casalinghe perfette e sin da piccole imparano i lavori di casa;
- Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio.
Una lista che ha dei punti davvero discutibili, non solo per come viene trattata la figura della donna, ma anche per via di una particolare distinzione tra etnie.
La colpa non è sicuramente da imputare alla trasmissione e nemmeno alla discussione lecita sollevata in studio, seppur con qualche punto discutibile. In un primo momento sembrano essere punti ricavati da un sondaggio dozzinale, oppure tramite opinioni sviscerate sui classici social. L'unica responsabilità della Rai è stata non tanto la messa in onda, quanto l'aver creato un dibattito che analizza un fenomeno molto sviluppato, andando a basarsi su sei punti che distano moltissimo dall'opinione o dal fenomeno in sé.
Le polemiche sulla figura della donna
La pubblica piazza non ha mai risparmiato processi e accuse varie. Dallo svilimento della figura della donna ad un vero e proprio festival del luogo comune. Con la giornata dell' 8 marzo alle spalle, parlare di preferire una donna di un'etnia diversa perché più facile da sottomettere o perché dedita alle faccende di casa, svilisce ogni vano sforzo fatto fino a questo momento.
Non tanto per la questione in sé, ma per il fatto che nel 2017 si fanno ancora distinzioni etniche: si può parlare del fenomeno, questo non si mette in dubbio, ma bisogna usare molta delicatezza.
Molto probabilmente queste risposte sono frutto di un sondaggio e quindi di un'opinione che deriva da uomini e/o donne: ma anche nel caso estremo, ovvero che questa infografica sia stata fatta dagli autori Rai come molti sostengono (anche se questa ipotesi va secondo me scartata a priori per moltissimi motivi), dietro c'è sempre un ragionamento umano. Sondaggio o meno, c'è chi pensa ancora che la figura dell'uomo debba comandare sulla donna, oppure che l'essere o meno una brava casalinga sia sinonimo di garanzia e affidabilità.
In questo quadretto manca solamente un rogo ed un nemico da bruciare vivo, poi il ritratto di un pensiero medievale prenderebbe nuovamente vita. Tra le due forze contrastanti di chi protesta e di chi viene attaccato, l'opinione pubblica si dimentica un piccolo particolare: bisogna compiere un passo alla volta per non rimanere ancorati ad un periodo storico ormai archiviato.