Da diversi anni sono apparsi sul mercato gli spray anti aggressione a base di oleoresin capsicum, ovvero un principio attivo estratto di peperoncino, simili a quelli adottati (con concentrazioni di principio attivo maggiori rispetto a quelli di libera vendita) anche dalle forze di polizia di molte parti del mondo. La loro vendita in Italia è disciplinata da un Decreto ministeriale risalente al 12 Maggio 2011, che stabilisce le caratteristiche degli spray di cui è consentita la libera vendita. Il D.m. sancisce che i recipienti non devono contenere più di 20 ml di liquido urticante, e questo può avere una concentrazione di oleoresin capsicum non superiore al 10%.

Limiti disposti per avere la sicurezza che lo spray non provochi danni permanenti.

Ma in quali casi è lecito utilizzarlo?

Una recente sentenza della Cassazione pubblicata il 6 Marzo stabilisce che l'uso degli spray è consentito solo in caso di legittima difesa, mentre l'utilizzo in altri casi costituisce un reato, e in questo caso lo strumento viene equiparato ad un'arma da sparo. Nel D.m. che ne regolamenta la vendita ed il possesso gli spray anti aggressione viene definito quale "dispositivo di autodifesa non idoneo ad arrecare offesa", ma già in passato i giudici della Cassazione avevano stabilito che se utilizzato impropriamente i suddetti spray "sono capaci di arrecare offesa" e sono considerati "armi comuni da sparo" o addirittura "aggressivi chimici".

L'uso dello spray pertanto, per evitare problemi con la giustizia, deve essere considerato "extrema ratio", quando non ci sono altre possibilità, ivi compresa la fuga.

Attenzione agli acquisti su internet

Se decidete di dotarvi uno spray anti aggressione, premuratevi di acquistarne un modello conforme a quanto previsto dal Decreto ministeriale, in quanto acquistare spray anti aggressione con principi attivi diversi o in quantità e concentrazione maggiore non rientra nella legalità.

Rivolgendosi a negozi specializzati generalmente non ci sono problemi, ma acquistando online è necessario prestare attenzione. poiché ci sono siti web che vendono - anche in lingua italiana - spray il cui possesso non è consentito in Italia, per esempio quelli che contengono il gas CS - lo stesso dei lacrimogeni delle forze dell'ordine, anche se in concentrazioni inferiori - il cui possesso è consentito in altri paesi europei, come la Francia, ma non in Italia.