I pubblici ministeri di Roma e Napoli che stanno conducendo l'inchiesta Consip, ieri hanno interrogato Tiziano Renzi sulle sue relazioni presunte con gli indagati. Particolarmente sospetto è un suo viaggio a Fiumicino dove avrebbe incontrato per 44 minuti un personaggio non identificato, chiamato Mister X.

Renzi ha risposto che si trattava soltanto di un appuntamento di lavoro, non collegabile ai fatti relativi all'inchiesta. Tiziano Renzi partì improvvisamente dalla Toscana per recarsi all'aeroporto di Fiumicino, dove, fuori dallo scalo, fu visto parlare circa tre quarti d'ora con un uomo.

Per gli inquirenti il viaggio di Renzi è sospetto perchè per fare tutto quel tragitto solo per scambiare poche parole probabilmente non si poteva affidare ad una telefonata il tema discusso: infatti il viaggio è collegato ad una telefonata, intercettata dagli investigatori, definita di "grande importanza". La chiamata intercettata è stata fatta da Roberto Bargilli, autista del camper di Matteo Renzi all'epoca delle primarie del Pd, oggi assessore di Rignano sull'Arno, all'imprenditore Carlo Russo, amico di Tiziano Renzi.

Gli investigatori sono dell'avviso che con quella telefonata Bargilli informò Russo che il telefono di Renzi fosse sotto controllo, invitandolo a non chiamare e non mandare sms.

Il telefono di Renzi era stato messo sotto controllo solo 2 giorni prima ed i magistrati sospettano che ci sia un collegamento con il viaggio a Fiumicino: forse il padre dell'ex premier, sapendo che il telefono non era sicuro, ha scelto di parlare personalmente con l'uomo misterioso o forse proprio Mister X lo ha avvisato delle intercettazioni..

Russo è il personaggio chiave

Il collegamento chiave dell'inchiesta per gli inquirenti rimane sempre Russo, che, secondo loro, sarebbe il tramite tra l'imprenditore campano Romeo e Tiziano Renzi. Russo è tuttora indagato insieme a Romeo, Tiziano Renzi e Bocchino, detto il "facilitatore", e l'accusa è "traffico di influenze illecite", ovvero azioni favorevoli all'imprenditore Romeo al fine di agevolarlo per ottenere appalti dalla Consip.

Un'intercettazione dei Carabinieri rivela che Russo, fosse il destinatario di ingenti somme di denaro: Romeo avrebbe avuto intenzione di versargli 100.000 l'anno, e Russo avrebbe suggerito di trasferirli direttamente a Dubai o a Londra.