Pensava di averla fatta franca: erano trascorsi ormai 13 anni dal giorno in cui fece irruzione nell'abitazione di un anziano nel Varesotto uccidendolo nel corso di una rapina. La sua convinzione, però, si è rivelata sbagliata: un cittadino di nazionalità romena, oggi 47enne, è stato infatti rintracciato in Germania grazie a Facebook.
La ricerca dei carabinieri
Non aveva compiuto tutto da solo: il giorno della rapina in provincia di Varese si era fatto aiutare da un complice, che però era stato già consegnato alla giustizia. I carabineri, però, non si erano mai arresi all'idea che quel malvivente la facesse franca.
A farne le spese era stato un 87enne, Carlo Ossola, ucciso nella propria abitazione nel tentativo di difendere i suoi risparmi: 30mila euro che gli costarono la vita. Nelle indagini, già concluse nel 2005, erano stati identificati i due colpevoli: ma se uno era stato subito tratto in arresto, l'altro aveva fatto perdere le sue tracce abilmente.
Facebook decisivo
Peccato, però, che il 47enne romeno non avesse fatto i conti con i social network. Convinto che ormai con la chiusura dell'indagine avrebbe potuto dormire sonni tranquilli, il romeno non ha resistito all'idea di aprire un profilo Facebook personale. Un errore fatale, che ha consentito agli inquirenti prima di rintracciarlo e poi di controllare i suoi spostamenti.
I carabinieri del Comando Provinciale di Varese lo hanno monitorato per un anno e sono arrivati alla certezza che il romeno autore della rapina a Comerio nella quale aveva rimesso la vita Carlo Ossola si era trasferito in Germania. Per questo motivo, dopo che l'autorità giudiziaria di Varese ha elaborato un mandato d'arresto europeo, grazie al supporto della polizia doganale di Thoerl Maglern, in Austria, la polizia tedesca ha completato l'arresto.
Una storia che non restituisce la vita a Carlo Ossola, ucciso nella propria abitazione a colpi di accetta per difendere i risparmi di una vita, ma che di certo contribuisce a rendere giustizia ai familiari della vittima.