Non tutti i bimbi, purtroppo, hanno una vita serena e felice. Le sofferenze, in questa vita, sono tante e toccano anche i minori. Sono certamente scioccanti le foto che ritraggono un bimbo cambogiano di sei anni, Pheaktra Pov, poiché mettono in risalto una vistosa crepa sul suo cranio. Il piccolo è nato con quella fenditura in testa ma, pian piano, si è allargata. La nonna ha detto che la 'falla' ora è così grande che può infilarvi la mano dentro. La madre di Pheaktra, Srey, sapeva che il figlio sarebbe nato con una malformazione alla testa. I medici che la seguivano l'avvertirono al settimo mese di gravidanza.

Fino al terzo mese, a quanto pare, tutto era normale.

La falla è diventata più grande

Non ha certamente una vita normale un bimbo cambogiano di sei anni. Il suo aspetto è insolito. Sul cranio ha una vistosa crepa che, purtroppo, negli ultimi tempi si è allargata. Dopo la nascita, i medici, sebbene sconvolti, mandarono subito a casa il piccolo, senza prescrivergli nessuna terapia. Le dimensioni della 'falla', però, sono aumentate. Ora si estende fino alla parte posteriore del cranio. I medici cambogiani hanno detto ai genitori di Pheaktra che devono rassegnarsi, che non c'è nulla da fare. Non demorde, invece, la nonna del ragazzino, Thorn Hong, secondo cui una terapia deve esserci. Ogni settimana, la 67enne si reca in un tempio insieme al nipote per mendicare.

Vuole accumulare denaro per assicurare una valida cura al nipotino.

Pheaktra è senza padre dalla nascita

I dottori cambogiani non conoscono i motivi per cui il piccolo Pheaktra Pov è nato con quella crepa sul cranio e, ad oggi, non sono in grado di curarlo. A prendersi cura del bimbo, oggi, sono la madre e la nonna: il padre è morto prima che nascesse.

Non è semplice vivere in Cambogia. Non lo è soprattutto per gente come la madre e la nonna di Pheaktra. L'anziana ha rivelato che, grazie all'accattonaggio presso il tempio di Angkor Watt riesce a racimolare dai 10 ai 25 dollari a settimana. Chissà se qualche luminare potrà aiutare il bimbo cambogiano e ridargli, così, il sorriso?