L'immagine di Adolf Hitler da colorare ha sollevato molte polemiche e rabbia in Olanda e Belgio. Molti bambini avevano acquistato un libro senza sapere che all'interno vi fosse un'immagine del führer da colorare. Tutto ciò ha fatto indignare non poco i genitori dei piccoli. La casa editrice ha chiesto subito scusa ed ha ritirato il piccolo volume dalle librerie. Il libro era arrivato sugli scaffali olandesi e belgi lunedì scorso. Nessuno, però, all'inizio aveva fatto caso al ritratto del nazista in tuta mimetica, davanti a un globo, che fa il saluto romano.

L'indignazione viaggia sui social

Grande stupore e perplessità in Olanda e in Belgio per la diffusione nelle scuole di un libello ritraente anche l'immagine, da colorare, di Adolf Hitler, spietato leader della Germania nazista. Il caso ha sollevato molte polemiche. Sui social Twitter e Facebook sono stati postati molti messaggi al vetriolo, del tipo 'bello il tuo libro da colorare!'. L'insoddisfazione estrema della clientela ha portato al ritiro dei volumi e alle scuse. Non solo. I clienti verranno anche risarciti. Trifora, casa editrice belga che ha diffuso il libro contenente il disegno di Hitler, ha cercato di discolparsi asserendo che il volume era stato prodotto in India. Il disegnatore aveva scelto immagini di vari personaggi famosi, tra cui Hitler.

Probabilmente non sapeva chi fosse quest'ultimo.

Un 'errore doloroso' inserire il Fûhrer nel libro

Trifora ha sottolineato che in India è stato fatto un 'errore doloroso'. Quell'immagine non avrebbe dovuto essere assolutamente pubblicata. Il volume era arrivato sugli scaffali delle librerie lunedì scorso e già martedì era stato ritirato.

Le numerose lamentele dei clienti su Twitter e Facebook hanno portato la catena Kruidvat, che vanta store in Olanda e in Belgio, a togliere i libri dagli scaffali. Un portavoce di Kruidvat aveva detto di sapere, il motivo per cui quell'immagine fosse finita nel libro. Oltre all'immagine di Hitler, nel volume c'erano anche quelle di personaggi come Nelson Mandela, Albert Einstein e Abramo Lincoln. Un ripasso di storia, forse, a quell'illustratore non farebbe male.