Molti italiani coraggiosi ed altruisti si sono armati di pale e frese, per poter aiutare le popolazioni terremotate del Centro Italia durante l'emergenza maltempo. Tra queste, anche quella di Amatrice. Non sono mancati i cosiddetti "eroi del fieno" coordinati da Silvia Marsetti, che hanno dato un significativo aiuto agli agricoltori ed agli allevatori in crisi, prima per il Terremoto e poi per l'intensa nevicata. Due eventi che hanno messo letteralmente in ginocchio le attività di questi piccoli imprenditori. C'è poi, chi ha inviato del denaro, per risollevare tali comunità, grazie ad operazioni di raccolta fondi.

Il denaro non farà la felicità, ma in alcune occasioni può essere utile per fare delle buone azioni, come quella nei confronti di una famiglia di Amatrice, che ha ricevuto le chiavi di un'abitazione acquistata dall'Associazione Amici di Paride.

Amatrice: una casa per una famiglia

Salvatore Signorelli ha dichiarato: "Purtroppo non sono potuto partire, avrei voluto esserci anch'io durante la consegna delle chiavi alla signora Antonietta Calabrese; tuttavia è giunto un impegno improrogabile". Signorelli ha comunque aggiunto, di aver seguito tutte le procedure e che al più presto partirà alla volta di Amatrice, con tanto di targa da apporre al nucleo abitativo. Tale targa sarà posta in onore di tutti coloro che si sono prodigati per la buona causa: i ragazzi di Livigno e il gruppo Facebook "Sei di Sondrio".

L'operato di Signorelli e la fresa di Livigno

Lo scorso Gennaio, Salvatore Signorelli, assieme ad un altro sondriese ed i ragazzi appartenenti al gruppo "Piccolo Tibet", sono partiti per l'Abruzzo, armati di una fresa, per sgombrare le strade e le abitazioni dalla neve. Grazie alla fresa di Livigno, è stato possibile un salvataggio incredibile ed inaspettato: l'estrazione di 35 persone rimaste intrappolate dalla neve in un garage a Senarico.

Sono state liberate senza alcuna grave conseguenza. Tramite la fresa di Livigno, è stato aperto un varco che ha consentito di salvare tutti. Tra i liberati, anche bambini ed anziani, una vera e propria missione eroica, che ha consentito di diminuire il numero delle vittime. Intanto, grazie ai social network, in Valtellina si raccoglievano fondi su una carta prepagata. Soldi, questi, che hanno supportato i volontari e che hanno permesso di dare una casa ad una famiglia di Amatrice. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, cliccate Segui.