Sarebbero almeno 100 le vittime dell'attentato terroristico avvenuto oggi nella regione di Aleppo. Secondo i media siriani, l'attentato è stato portato a termine da un'autobomba esplosa nei pressi di alcuni autobus che stavano trasportando degli sfollati.
Evacuate quattro città occupate dai ribelli
Ieri è stato dato il via all'evacuazione di quattro città siriane grazie ad un accordo tra regime e ribelli. L'accordo è stato sostenuto da Iran e Iraq, e prevedeva di portare in salvo almeno 30.000 persone dalle città di Foah e Kefraya a nord-ovest e dalle città di Madaya e Zabadani, vicino a Damasco, occupate dai ribelli.
Le evacuazioni si sono rese necessarie a causa di mancanza di cibo e medicine. Secondo i media siriani, molte persone sono già morte a causa dell'insufficienza di risorse. Lo scorso mese, l'ONU ha descritto la situazione nelle quattro città come "catastrofica", con più di 64.000 civili "intrappolati in un circolo di violenza e depravazioni giornaliere".
L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani riporta che l'attacco, avvenuto a Rashidin, ad ovest di Aleppo, avrebbe colpito i bus che trasportavano i residenti delle città di Foah e Kafraya. Immagini della scena mostrano numerosi corpi stesi a terra circondati da veicoli devastati.
"Ci sono cadaveri dappertutto. Si possono vedere decine di auto esplose, i corpi sono dappertutto", riporta un testimone anonimo, mentre descrive la carneficina per un giornale siriano, il Syria's Qasioun news agency.
"Lo staff d'emergenza e le fazioni opposte stanno evacuando i feriti e i morti".
Rapporti sempre più tesi tra Russia e USA
Secondo il Syria Times, giornale affiliato al Ministero dell'Informazione del regime, la maggior parte delle vittime sarebbero donne e bambini.
Sembra che al momento dell'esplosione fossero presenti numerosi membri del Syrian Arab Red Crescent, associazione umanitaria non-profit, mentre distribuivano cibo e acqua agli sfollati.
Dopo l'esplosione dell'autobomba, secondo un tweet di 24 Aleppo, una piattaforma di informazione locale, un'unità speciale dell'esercito russo ha circondato il convoglio proveniente dalle città occupate dai ribelli per "prevenire qualsiasi reazione"
Resta ancora da chiarire la responsabilità dell'attentato. Nel frattempo sono sempre più tesi i rapporti tra Stati Uniti e Russia, in una un braccio di ferro che vede Trump accusare Putin di complicità con il regime siriano per la strage di Khan Shaykhun.
Ricordiamo che in quell'occasione più di ottanta persone, tra cui numerosi bambini, sono morti a causa di armi chimiche, in particolare gas sarin, sganciate sulla zona.
Questa nuova svolta potrebbe dunque inasprire ancora di più le relazioni tra le due superpotenze, i cui toni si fanno sempre più minacciosi e si sprecano in accuse ed ultimatum.