Tre ordigni sono esplosi al passaggio del bus della squadra di calcio del borussia dortmund che ieri alle 19 e 15 si stava dirigendo verso lo stadio per disputare la partita di Champions League contro il Monaco. Il difensore spagnolo Marc Batra, colpito dalle schegge di vetro di un finestrino andato in frantumi, è stato ferito e portato in ospedale. Illesi tutti gli altri calciatori, ma sotto choc; danneggiato il bus. La polizia indaga e non esclude alcun movente.

Tre ordigni esplosi poco dopo la partenza del bus

Tre ordigni "abbastanza pericolosi" secondo quanto riferito dalla polizia tedesca, erano posizionati dietro a una siepe sulla strada nei pressi dell'Arrivee Hotel, l'albergo dove soggiornava la squadra del Borussia Dortmund e sono esplosi dal lato del guidatore al passaggio del pullman diretto verso il Signal Iduna Park dove si doveva disputare l'incontro di calcio contro il Monaco per l'andata dei quarti di finale di Champions League.

Ferito leggermente a un braccio dalle schegge di vetro di un finestrino andato in frantumi, il difensore spagnolo, Marc Batra, è stato portato in ospedale, come confermato dal direttore sportivo del Borussia, Hans-Joachim Watzke. "E' stato colpito a una mano", ha scritto Watzke, senza dare altri dettagli sullo stato del giocatore spagnolo. Poi su Twitter il club ha scritto: "Buono e rapido recupero, Marc". Poi si è appreso che Batra ha riportato una frattura al polso, che ha richiesto un intervento chirurgico, ma è stato dimesso in serata.

Le esplosioni hanno danneggiato il pullman in modo serio, in due parti. La squadra è stata comunque portata allo stadio, al sicuro, ma la partita è stata rinviata a oggi, alle 18 e 45.

Non c'è stato alcun problema per gli spettatori che erano all'interno dello stadio che sono stati fatti defluire ordinatamente. I tifosi del Monaco anche intonato slogan d'incoraggiamento e supporto per il Borussia.

Indagini della polizia, i primi commenti

"Si è trattato di un attacco mirato alla squadra del Borussia Dortmund", ha riferito Gregor Lange, capo della polizia di Dortmund nel corso di una conferenza stampa.

Il movente non è ancora chiaro, e nulla può essere escluso, nemmeno le ipotesi peggiori.

Al momento però non ci sono indicazioni che le esplosioni siano collegate al terrorismo. Oltre agli ordigni nascosti in una siepe, nel corso di controlli, la polizia ha ritrovato altri oggetti sospetti nei pressi dell'hotel dove aloggiava la squadra.

Sulla scena del crimine, sarebbe stata anche trovata una lettera, ma l'attendibilità è ancora al vaglio degli inquirenti che hanno lavorato tutta la notte.

Squadra sotto choc e Paese con il fiato sospeso

"L'intera squadra è scioccata, dobbiamo cercare di elaborare quanto accaduto, non sarà facile, immagini del genere non escono dalla testa, ma domani dobbiamo giocare", ha detto poco dopo la detonazione il direttore sportivo del Borussia-Dortmund, Hans-Joachim Watzke.

In una Germania allertata e sotto pressione dopo i fatti del terrorismo internazionale e con il ricordo vivo di quanto accadde lo scorso 19 dicembre, quando tunisino Anis Amri attaccò con un camion il mercatino di Natale davanti alla chiesa della Memoria di Berlino, uccidendo 12 persone e ferendone 50, l'attentato ai giocatori del Borussia scuote i nervi e tiene l'intero Paese con il fiato sospeso.