La situazione in Corea del Nord mette sotto tensione il mondo intero è soprattutto dopo l'ennesimo test missilistico effettuato da Pyongyang nella giornata di ieri, non solo la tensione è salita alle stelle, ma ritornano in voga le ipotesi di un sabotaggio da parte degli Stati Uniti. Questo è il secondo test balistico che la Corea del Nord ha fallito e se in tanti credono che potrebbe essere la ragione scatenante di un possibile attacco da parte di Donald Trump, la storia e le regole internazionali parlano di ben altro.
Il test fallito potrebbe essere un sabotaggio hacker?
Dal cessate il fuoco chiesto a voce alta dal presidente Trump a Pyongyang, sono stati ben due i test missilistici effettuati e falliti dalla Corea del Nord. Situazione che ha posto numerose domande agli addetti ai lavori: gli ingegneri Nord Coreani al soldo di Kim Jong-un sono così maldestri da non riuscire a portare positivamente a termine un test balistico? Anche se in realtà si tratta solo di una pensiero che non potrà essere confermato, l'idea è quella che gli U.S.A potrebbero aver sabotato i test balistici attraverso l'utilizzo di hacker, proprio come già supposto con il conflitto in Iran con il programma nucleare Iraniano.
Kim Jong-un sarà un dittatore ma non è pazzo
In molti tifano per Trump e per un attacco contro Kim Jong-un, il ragazzo esuberante e definito come pazzo da tantissime persone. In realtà la situazione monitorata con gli occhi di chi non sostiene Donald Trump, vede il dittatore Nord Coreano come una vittima del sistema America.
Colpevole di essere l'erede di una dinastia e che per difendersi da possibili attacchi nemici è dovuto ricorrere alla creazione di armi nucleari per far si che la Corea del Nord sia rispettata e temuta. Se il conflitto tra Pyongyang e Seul ha una storia ben precisa, le tensioni con l'America risalgono al lontano 2002, quando l'allora presidente Bush dichiarò l'Iraq e la Corea del Nord come paesi ostili agli USA, attaccando ed invadendo poco dopo l'Iraq.
Secondo gli esperti del settore, tutto questo mise molta paura a Pyongyang che per difendersi da un futuro attacco, decise di puntare tutto sulle nucleare, scelta che tutt'oggi sembrerebbe aver portato i suoi frutti.
Perché Donald Trump non attacca Pyongyang?
La Corea del Nord ha effettuato l'ennesimo test missilistico disobbedendo a quanto imposto dagli U.S.A, ma in realtà il test fallito è stato comunque effettuato in terra Nord Coreana e di conseguenza, il dittatore non ha violato alcuna legge internazionale. Di conseguenza anche se il presidente Trump ha più volte minacciato un intervento militare, quest'ultimo potrebbe causare circa 500.000 morti nel giro di un'ora. Questa è la stima di una risposta da parte di Pyongyang in caso di attacco da parte degli USA, proprio perché la Corea del Nord ha ben 12.000 missili puntati su Seul e di conseguenza, il presidente degli Stati Uniti d'America dovrebbe rispondere della possibile catastrofe.
La Cina non interviene e Putin condanna gli USA
Nonostante il fatto che il presidente degli Stati Uniti abbia più volte chiesto alla Cina d'intervento contro Pyongyang, aumentando le sanzioni ed interrompendo i rapporti commerciali, quest'ultima non ha ancora preso decisioni in merito e la situazione, nonostante la rabbia di Trump, resta quella di sempre. Anche Putin attraverso il suo ministro degli esteri ha condannato il comportamento degli USA, giudicando le pressioni su Pyongyang come un atto di prepotenza, additando agli Statunitensi l'eventuale conflitto che potrebbe portare ad una guerra senza precedenti.