Non si placano le provocazioni di Kim Jong-un contro gli Stati Uniti d'America, il presidente Nord Coreano in occasione dell'ultima parata militare avrebbe fatto mandare in onda, alcuni filmati provocatori contro Donald Trump e gli USA. A riferire quanto accaduto sarebbero i media Coreani e nello specifico, la notizia è stata divulgata dalla testata giornalistica russa Pravda.ru che ha confermato quanto accaduto.

Un super missile Nord Coreano sull'America

Nonostante il fatto che Donald Trump abbia smorzato i toni attraverso i media statunitensi, in merito a quanto stia accadendo in Corea del Nord, Kim Jong-un non sembra intenzionato ad una tregua ed ha calcato la mano diffondendo un filmato che simulata il lancio di un missile contro un paese non ancora identificato degli Stati Uniti.

Secondo quanto riferito sai media Coreani, il filmato oltre a simulare il lancio di un super missile contro gli USA, nel finale ritraeva alcune bandiere degli Stati Uniti bruciate e associate ad uno sfondo che ritraeva un cimitero.

Un mega schermo per divulgare l'ennesima provocazione

Avrebbero usato un mega schermo per mostrare il video alla popolazione presente in occasione dell'ultima parata militare effettuata in Corea del Nord. Una vera e propria dimostrazione di forza ed inottemperanza alle azioni militari degli americani che, in occasione delle precedenti provocazioni inerenti a possibili nuovi test nucleari avrebbero inviato tre flotte nel Mar del Giappone, in difesa alla Corea del Sud ma sempre con la massima allerta per un possibile e mai smentito attacco contro Pyongyang.

La Cina è stata interpellata per calmare la situazione

Il presidente degli Stati Uniti ha riferito ai media di voler risolvere la situazione in modo pacifico e per farlo ha chiesto alla Cina di intervenire nei confronti della Corea del Nord, con ulteriori sanzioni. Nel possibile conflitto sarebbero coinvolti oltre alla Cina, anche Corea del Sud e Giappone, gli Stati Uniti invece oltre a dover badare alle svariate minacce di Kim Jong-un inerenti ad un lancio con testata nucleare che potrebbe colpire loro stessi, sono intenzionati a proteggere le basi militari dislocate sia in Giappone che in Corea del Sud. Proprio in Sud Corea infatti, sarebbe presente il sistema anti missile THAAD, oggetto di preoccupazione a causa della rimozione dalla carica dell'attuale presidente.