Ogni accesso in qualunque lingua dell'enciclopedia online wikipedia è stato bloccato da Ankara. Il recente referendum che ha portato il concentrarsi del potere nelle mani di Recep Taiyyp Erdogan, ha causato il blocco totale della libera consultazione enciclopedica. A riferirlo è Turkey Block, associazione turca la quale monitora i blocchi apposti su internet dall'amministrazione regnante nel paese del vicino oriente. La stessa associazione denuncia anche il blocco totale della consultazione di Twitter e Facebook, a danno della popolazione turca, in seguito ad attentati terroristici commessi nel paese.

Bloccata libertà di espressione

L'emittente locale Ntv afferma che il provvedimento è stato adottato dall'amministrazione turca per far fronte a contenuti presenti su Wikipedia a proposito del Governo di Ankara, i quali affermerebbero una complicità tra il paese ed alcuni gruppi terroristici. Dalle 7 di stamane, ogni accesso pervenuto da qualunque server Turco a Wikipedia in qualunque lingua è impedito. "Problema di connessione" compare all'utente intento a consultare il sito. Ankara impone in questo modo un veto sulla circolazione di libera espressione, comportando di fatto la cessazione del libero pensiero nel paese. "La perdita dell'accesso è coerente con i filtri per Internet usati per censurare i contenuti nel Paese" afferma Turkey Blocks, nel comunicato denuncia comparso oggi sul sito dell'associazione.

Turchia in balia di una dittatura

I recenti fatti commessi dal governo di Ankara non possono che confermare la volontà del Governo ad instaurare un regime nel paese. Anche nei confronti della circolazione di notizie all'estero, la Turchia sta conducendo un'attività a stampo chiaramente dittatoriale. L'esempio della recente cattura senza apparente motivazione del giornalista italiano Gabriele del Grande non può che essere una lampante conferma dell'iniziativa di Ankara.

La Turchia conduce una politica volta a instaurare un governo a stampo dittatoriale, il quale può forse causare una presa di posizione violenta da parte del premier Recep Taiyyp Erdogan nei confronti della scena internazionale, già compromessa da tensioni belliche sfocianti in uno scontro forse ormai prossimo. La Turchia ha oggi impedito la libertà di espressione e la circolazione del libero pensiero, cancellando di fatto la caratteristica principale e fondamentale di uno stato civile.