Quando un incidente cambia la nostra vita da un momento all'altro, ci sono due possibilità: arrendersi oppure decidere di non limitarsi a sopravvivere e fare di tutto per ritrovare un'esistenza piena e soddisfacente. mirco pugnaloni ha deciso di optare per la seconda scelta ed è senza il minimo dubbio un giovane uomo che dimostra quotidianamente di avere grande coraggio.

L'incidente

Nell'aprile del 2013, mentre percorreva in moto Via Chiaravallese, poco lontano dal cimitero della sua osimo, in provincia di Ancona, si è scontrato con un'automobile che stava arrivando sull'altra corsia.

Il ragazzo, all'epoca solo ventinovenne, indossava il casco ma è comunque arrivato al pronto soccorso dell'ospedale Torrette in gravi condizioni. Eppure, nonostante l'infermità che l'ha colpito, Mirco non ha mai perso la voglia di vivere e di lottare e grazie all'aiuto dei progressi della medicina è riuscito a riprendere la mobilità degli arti superiori. Non solo, però, perché ha anche scelto di rendersi utile agli altri e questo l'ha portato ad assumersi importanti responsabilità e a diventare un membro di rilievo all'interno dell'associazione paraplegici delle Marche, presieduta da Roberto Zazzetti. Qualche giorno fa, il marchigiano ha potuto incontrare il nostro presidente della Repubblica Mattarella nel corso della giornata nazionale della persona con lesione midollare ed è riuscito a stringergli la mano e parlare un po'con lui.

Mirco Pugnaloni: una lezione di vita da chi non si arrende

Mirco ha spiegato che il presidente ha focalizzato il suo intervento sull'importanza della cittadinanza inclusiva, garantita tramite l'assicurazione di diversi diritti, come quello alla salute, allo studio, al lavoro, all'accesso al grande patrimonio artistico e culturale del nostro paese.

Secondo le statistiche, i due terzi delle lesioni midollari sono causati da incidenti stradali, poco più di un quinto deriva da incidenti sul posto del lavoro, mentre la restante parte è attribuibile ad incidenti sportivi e domestici, nonché a tentativi di suicidio. La storia di Mirco in questo frangente rappresenta di sicuro una fonte di ispirazione, perché insegna che sia assolutamente possibile non demordere e ricostruirsi un'esistenza su nuove basi, essere parte della propria comunità di appartenenza e diventare cittadini attivi e punti di riferimento per un gran numero di persone.