Il rifiuto dell'imposizione vestiaria, il litigio, la violenza. Questo il fatto accaduto ieri 9 aprile a Sant'Anastasia, comune della città metropolitana di Napoli. La donna, una 28enne di origine marocchina, ha rifiutato di indossare il burqa come impostole dal consorte, un marocchino di 51 anni, il quale, al rifiuto di quest'ultima, si è scagliato contro la ragazza in modo violento. L'ha assalita con calci e pugni sul tutto il corpo, accusandola di comportarsi troppo "all'Occidentale" e, conseguentemente, non contento del gesto appena compiuto, ha rinchiuso la donna agonizzante nel bagno di casa allo scopo di impedire la chiamata dei soccorsi.

Per fortuna la vittima è riuscita a fuggire dal luogo di detenzione.

La Fuga e i Carabinieri

Secondo le prime ricostruzioni fornite alla stampa, la 28enne sarebbe riuscita a fuggire dal bagno dell'abitazione in un momento di distrazione dell'uomo. Una volta all'esterno, accasciata sull'asfalto, ha chiesto aiuto ai passanti i quali, notando immediatamente la situazione grave in cui ella si trovava e le urla di dolore emesse dalla donna, hanno chiamato i Carabinieri accorsi dalla vicina stazione Castello di Cisterna. Gli Agenti dell'Arma guidati dal capitano Tommaso Angelone hanno condotto immediatamente l'uomo nel carcere di Poggioreale e arrestato il violento con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e minaccia aggravata.

La donna, soccorsa in modo repentino dai paramedici del 118 accorsi sul luogo della violenza, ha confermato agli agenti i maltrattamenti del marito, sostenendo che già in passato l'uomo l'avrebbe picchiata in diverse occasioni, causa sempre dei suoi comportamenti troppo occidentali e non rispettanti i canoni vestiari e comportamentali imposti dalla religione musulmana.

La 28enne è stata ricoverata all'ospedale partenopeo con numerose ferite al volto, guaribili nell'arco di 15 giorni. L'uomo avrebbe aggredito la donna a causa del rifiuto di quest'ultima ad indossare l'abito lungo tipico e il burqa caratteristico della religione musulmana. Le violenze arrecate dal marito alla donna si ripercuotevano sul corpo della giovane vittima già da diverso tempo e il consorte, di cinquantuno anni, è stato arrestato e condotto in carcere con numerose accuse relative alla violenza scaturita nei confronti della moglie, una marocchina di 28 anni, residente a Sant'Anastasia, in provincia di Napoli.