Il problema più grande in ambito di ricerca extraterrestre è rappresentato per gli scettici dall’assenza di prove fisiche che possano dare una conferma inconfutabile per quanto riguarda l’effettiva presenza di forme di vita aliene nell’Universo con un certo grado di evoluzione. Il progetti SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) ha per anni puntato i suoi potenti radiotelescopi in cerca di un segnale, senza però riuscire a captare nulla di particolarmente eclatante. Il magnate russo Yuli Milner però, deciso e convinto di riuscire a trovare vita intelligente, nel 2015 diede vita insieme a Stephen Hawking al progetto “Breakthrough Listen” , investendo oltre 100 milioni di dollari e sfruttando i radiotelescopi più potenti del pianeta.

Il progetto, in cui nessun ente governativo è coinvolto, sembra aver dato i primi interessanti risultati.

Gli 11 segnali extraterrestri

Dopo aver raccolto diversi petabyte di dati provenienti dai radiotelescopi di Australia e Stati Uniti, sono stati individuati 11 eventi particolari che potrebbero essere stati trasmessi da una civiltà intelligente. Stando a quanto pubblicato sul documento della ricerca, i segnali potrebbero essere di natura artificiale, essendo l’ampiezza di banda più stretta rispetto ai segnali di origine naturale. Inoltre questi segnali avrebbero un comportamento irregolare, cosa che non avviene con le normali radiazioni. I ricercatori però invitano alla cautela, sottolineando che benché questi risultati siano interessanti, non si può affermare che siano sicuramente opera di una civiltà intelligente, ma è una possibilità che non viene affatto esclusa.

L’algoritmo che viene usato per il costoso progetto è capace di distinguere tra segnali terrestri ed extraterrestri.

“Nessun governo è coinvolto in questo progetto. Si tratta di una iniziativa internazionale e globale. I telescopi che vengono usati sono situati in ogni parte del globo. Non occultiamo informazioni e risultati, daremo accesso ai dati in modo che scienziati, semplici appassionati, o chiunque altro voglia partecipare possa farlo in maniera del tutto trasparente”, affermò Milner al lancio del progetto.

Niente controlla quindi questo tipo di informazioni, in modo che nessuna teoria cospirativa possa in questo caso puntare il dito contro il magnate russo. Questi risultati hanno suscitato un certo interesse e fatto sognare chi crede fermamente che non siamo soli.